Giorni fatti del
solito tran-tran quotidiano, ma anche... di ore passate a lavorare, perché un
altro sogno diventi presto realtà.
La data è già
cerchiata di rosso sul calendario. È ormai prossima, ma… c’è ancora da
fare.
Scrivere. Riscrivere.
Leggere. Rileggere.
Correggere. Ricorreggere.
Gli occhi incollati alle pagine stampate,
in ogni momento libero. La penna rossa, sempre a portata di mano. I pensieri, difficili
da mettere in ordine… di fronte a un foglio ancora bianco. Emozioni. Certezze. Paure.
Indecisioni.
So che quando sarà tutto passato… e sarà
il giorno dopo… il domani… tutto questo ‘caos personale’ mi mancherà. Mi mancherà
questa frenesia straordinaria. Mi mancheranno queste giornate fatte di poche
ore di sonno, per il timore che troppo tempo passato a dormire sia solo tempo
perso.
Sentirò sicuramente la nostalgia di quella
sveglia anticipata, a cui a tratti faccio ancora fatica ad abituarmi.
Guarderò il computer sopra alla scrivania
e cercherò di non lasciarmi affliggere dal dubbio che… potrebbero anche non
arrivare, altre ispirazioni.
Ho sempre pensato che, di qualunque cosa
si tratti veramente, un’ispirazione è un dono. Qualcosa di incontrollabile. Qualcosa
che si può chiedere, come si esprime un desiderio guardando una stella cadente,
ma che… non è detto che arriverà.
Allora… quando (e se!) arriva… si deve far
di tutto, per non lasciarsela sfuggire.
E anche modificare al massimo i propri
ritmi di vita, pare inevitabile.
Spererei di ritrovarmi a scrivere in
futuro altri e altri Post come questo, ma… l’ispirazione è come un desiderio
espresso… cerco di tenerlo bene a mente.
Si può rimanere sempre e comunque con il
cuore e la mente aperti. Si può sperare, incrociando le dita, ma…
Chissà… se un'altra ancora arriverà.
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