Una vita chiusa in scatola.
Non so nemmeno bene perché, ma... la maggior parte delle mie cose risiede tra quattro pareti, un fondo e un coperchio di carta.
Il più delle volte è utile. Se si riesce a conservare una buona memoria fotografica, basta poco per ritrovare ciò che serve all'occorrenza. Quando la memoria non è d'aiuto, si può sempre ricorrere al uso di etichette. Perché ogni contenitore indossi il nome di ciò che contiene.
Nel mio ordine-caos di scatoloni, scatole, scatoline e scatolette... alcune riportano chiare diciture di ciò che custodiscono, altre - sistemate con più fretta - con il passare del tempo sono diventate un'incognita.
Per questo... avere tutto (o quasi) chiuso in scatola diventa un problema, quando si decide di dare una sistemata, magari cambiando qualche disposizione e aggiungendo delle novità.
Per i pochi punti fermi rimasti, ci sono decine di interrogativi. E questo? E quello? E quell'altro?
Ad un certo punto viene anche da chiedersi... ma, chi me l'ha fatto fare... di passare in questo modo gran parte della domenica?
A dire il vero... i piani non erano proprio questi.
Ieri sera sono andata a dormire con la ferma intenzione di svegliarmi presto la mattina, con l'altrettanto gratificante idea di fare una bella colazione e con l'importante progetto di piazzarmi davanti il computer per scrivere. Ultimamente... io e le parole che continuano a frullarmi per la testa non abbiamo avuto molte occasioni per un tête-à-tête. Per questo, immaginare di poter avere l'intera domenica a disposizione per dar retta a una nuova storia... sembrava meraviglioso.
Ed è rimasta un'idea meravigliosa... fino a che non è arrivato il mal di testa a mettersi in mezzo. Quando si dice... i danni che può fare un terzo incomodo!
Non so come riusciate a cavarvela voi in ceri casi, ma... per quel che mi riguarda, il mal di testa è il nemico giurato numero uno! Io... odio il mal di testa! Che è tenace. Che non se ne va se rimango a riposo. Che stringe i denti e resiste, anche sotto l'effetto dell'antidolorifico. E lo immagino beffarsi di me, nel sapere che per ucciderlo... dovrei massacrare il mio stomaco con i medicinali più forti. No! Niente da fare.
Nel decidere di salvaguardarmi un po'... rivedo i miei piani per la giornata e abbandono tutti i progetti fatti, per dei nuovi da definire al momento.
Niente colazione da leccarsi i baffi. Al posto di fette biscottate e Nutella, sorseggiando un cappuccino caldo fatto in casa, biscotti integrali (che tristezza) e una tazzona di camomilla dolcificata con miele. Spero che tanta acqua, a stomaco praticamente vuoto, non mi uccida. Per quanto in tanti si sforzino di farmi capire che bere è importante, a meno che non si tratti di profonda disidratazione dovuta da eccessiva sudorazione, io e i liquidi ci incontriamo raramente. Lo so... è uno sbaglio :-(
Ad ogni modo...
Può esserci di peggio, in una domenica mattina di cui già si pregustava lo svago? Sì!
Decidere di non darla vinta al mal di testa, rimettendosi a letto, e provare a dar retta - invece - a qualcosa letto in Internet diverso tempo fa: quando il fisico non è proprio al top, fare delle piccole faccende in casa aiuta. Niente di pesante, ovvio!
Insomma... ho pensato che, visti gli ultimi periodi, con la smania di mettere su carta storie e storie, con i progetti di EstroCreativo che, con il loro costante essere work in progress, ci manca mi sveglino di notte... magari stessi chiedendo troppo alla mente e che... fare qualcosa dove non è strettamente necessario pensare, magari sarebbe davvero servito.
La camera da letto, ultimamente, non è il massimo dell'ordine. Ma... di solito conservo la faccenda per quelle sere in cui la Tv non ha molto da offrire, il sonno riesce ad aspettare (insieme ai libri sul comodino) e tutto ciò di cui ho bisogno è... un po' di musica. Sistemare l'armadio con lo stereo a palla su una canzone dei Queen lo considero quasi una meraviglia.
Niente camera... rimane il mio angolino privato in soffitta. A dire il vero, è da un po' che non ci metto le mani e la cosa mi preoccupa. Può un angolo incasinato dell'ultimo piano della casa aiutarmi nella lotta contro il mal di testa? Mah!
Salgo le scale con la tentazione di fare marcia indietro ad ogni scalino. Forse... darla vinta al letto non è un'idea troppo malvagia, dopotutto. E chissenefrega di quello che ho letto in Internet, vattelapesca quando e vattelapesca dove. Torno a dormire? No!
Ecco... dopo il mal di testa, ci mancava anche la vocina interiore a rompere! Ma... dico! Si può avere una coscienza tanto 'puntuale'?!?
'Hai promesso che l'avresti fatto, non appena passato il matrimonio di tua sorella... ricordi?'. Certo che continuare a salire le scale, conversando con il proprio io interiore è... quasi da pazzi?!? Speriamo di no.
Arrivata in cima, abbandono del tutto il proposito di tornare di sotto e di rimettermi sotto alle coperte. Senza scherzi... è un disastro! Mal di testa o non mal di testa, voglia o non voglia... serve una sistemata.
Non sono attrezzata con sacchi per la spazzatura e contenitori, ma... intanto comincio.
Sono le undici passate da venti minuti, quando mi accorgo che la testa non mi fa più male. Santo Internet divulgatore di conoscenza! Continuo a sistemare di buona lena per il resto del tempo, ma... quando mi chiamano per il pranzo sono arrivata appena a metà del lavoro.
Quello che c'è di positivo è che... nel riprendere nel pomeriggio potrò portare un po' di musica con me.
Tengo al mio lettore mp3 come fosse un amico di lunga data. In effetti... è con me da dieci anni!
Non è un I-pod... ma non ha nulla da invidiare a quei figurini minuscoli che fanno bella mostra di loro nelle vetrine. Quando è in tasca si fa sentire che c'è, ma... ha in sé tutte le colonne sonore dei miei momenti... Sempre impostato sulla modalità 'sequenza casuale', custodisce i miei gusti musicali e non disdegna di conservare anche i cosiddetti 'varie ed eventuali'... visto che il posto non manca. Alle volte, anche tra le sue cartelle serve un po' d'ordine... ma, è questione di poco! Certo... non è molto d'aiuto in caso di mal di testa :-(
Ma... quando la testa non è più un covo di batterie rullanti, con la musica a portata di mano è una vera pacchia! Continuo a sistemare scatole e buste, buste e scatole, fino a che... questa scatolina la ricordo!
Ha l'aspetto invecchiato... quanti anni saranno passati, da quando l'ho sistemata in soffitta tra libri, vecchie riviste e vecchissime videocassette registrate?
Basta aprirla, per avere una risposta. Poco meno di dieci!
Trovo le candeline del mio ventesimo compleanno, la vecchia fotografia di una carta d'identità, alcune tessere fotografiche di quando ancora avevo i capelli lunghi (devono essermi servite per il rinnovo del documento) e... due tappi di spumante.
Io non bevo alcolici, ma... questa cosa me la ricordo. Per ogni evento importante, tanto da essere festeggiato con un brindisi di bollicine, avevo l'abitudine di conservare il tappo di sughero.
Li prendo tra le mani e rimango a fissare le date scritte con la penna... è bello averli ritrovati a distanza di tempo. 6-07-04 e 3-08-04... diploma e contratto per Galeotto fu l'Sms!
Ricordi del genere non sono una fotografia, ma... tenerli stretti per un po' è come ritornare al momento.
Insieme ai tappi c'è anche un sottobicchiere. E' un'altra mania che mi appartiene, ma... in questo caso non ricordavo di aver un sottobicchiere-ricordo. Eppure... eccolo lì! 3-08-04 Firma Contratto!
Ripenso a quella mattina (ripenso ad entrambe, ma... i pensieri corrono di più verso il primo libro, che non verso il diploma di maturità!), ripenso all'emozione...
Perché ho smesso di catalogare i ricordi su tappi di spumante?
Perché non c'è il brindisi della laurea?
Perché non ci sono quelli legati alle altre pubblicazioni?
Mi rattrista un po' l'idea di aver smesso di collezionare piccoli ricordi. Ma...
Non è tardi per ricominciare a farlo!
Allora... finisco di sistemare le cose che mi rimangono da sistemare, mentre già mi immagino a sfogliare gli album di fotografie alla ricerca degli stessi ricordi su carta lucida.
E già mi immagino a scattare due fotografie speciali... Sento la mente di nuovo al lavoro per le parole che riuscirò a buttar giù, con le dita frenetiche sulla tastiera del computer...
Torno al lettore mp3 poco lontano e, stavolta, scelgo la colonna sonora del momento.
Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...
Domani un altro giorno... ormai è qua!
domani, domani, domani... in attesa del prossimo tappo da datare! ;-)
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