E' già passata una settimana. Sette
giorni che, in un’alternanza quasi perfetta, hanno saputo essere sia i più
lunghi degli ultimi tempi; che i più corti in assoluto. Non ho la pretesa di
descrivere la Gioia, da un punto di vista collettivo. Ma… vorrei provare a
soffermarmi sulla mia. È incontenibile. Sicuramente, indescrivibile. Di tutte
le parole che continuano a frullare nella testa, nel vano tentativo di riuscire
a mettersi in ordine per provare a formulare un pensiero, una… una soltanto… si
evidenzia come fosse scritta su una pagina di un libro di scuola e fosse la ‘chiave’
di un concetto importante. Eppure non esiste un libro sulla vita, che si possa
studiare. Anche se esistesse, poi, non sono sicura che mi piacerebbe stare
seduta a un tavolo per cercare qualsivoglia ‘chiave’. No! La vita sa essere
bella e preziosa perché è spontanea. Nella spontaneità, fa arrivare – che si sia pronti o meno – a tappe fondamentali, incontrate le
quali… nulla è più lo stesso. Pochi giorni fa, ancora, non ero che Elisa. Adesso…
tre letterine magiche si sono affiancate a questo nome che, da comune, è
diventato speciale: zia Elisa!!!
Non so nulla di come bisognerebbe essere, per
essere una buona zia. E, per quanti esempi possano avermi circondato nel corso
degli anni, sono consapevole del fatto che è uno di quei ‘ruoli’ per cui – credo
– non sia sufficiente osservare. Magari… sarò una zia un po’ svampita. Di
quelle pazzerelle, che non vedono l’ora di poter portare il nipote a mangiare
un gelato o che non hanno mai chiuso in una scatola i dvd dei cartoni animati,
con la viva speranza di poterseli gustare di nuovo; accanto a occhi ‘veramente
bambini’. Magari, sarò una zia che non saprà dire facilmente di no. Per cui,
forse, risulterà difficile arrabbiarsi. Oppure, proverò a essere una zia
inflessibile e pronta a correggere, laddove se ne presenti l’occasione e possa servire
il mio punto di vista. Zia! Sento tutti questi pensieri in testa e non posso
che rimanere stupita, di fronte all’evidenza che… siano pensieri nati dalla
forza di una parola tanto breve. Ecco. È una consapevolezza che stordisce. È qualcosa
che fa battere forte il cuore nel petto e, a tratti, fa dispetto al respiro
facendolo sobbalzare. Di tanti appellativi che possono affiancare un nome di
persona, sono pochi quelli che restano per la vita. Un nuovo battito di cuore
gigante. Zia… è uno di questi! Sono diventata zia una settimana fa, ma… è Zia
per sempre! Felicissima.
Anche io da poco più di un anno sono diventata Zia!! una parola che mi fa sentire più grande di quanto sono, diciamo che Zietta mi si addice di più!! capisco perfettamente le tue emozioni, sono indescrivibili... solo il tempo saprà dirci che zie saremo... noi intanto gustiamoci attimo per attimo per quanto ci è possibile (per me più che altro, perchè mia sorella abita in Sicilia, io a Napoli... ),, tantissimi auguri e Benvenuto al piccolo Enea, che giorno dopo giorno vi regalerà sempre più emozioni ad ogni piccolo passo della sua crescita :)
RispondiEliminaTantissimi Auguri, allora, Zietta Marianna!!! :-D Senza ombra di dubbio, cerco di gustare al massimo ogni istante :-D Ti ringrazio tantissimo! Saranno emozioni a non finire... ;-) Un abbraccio, a presto!!!
Elimina^_^ un abbraccio a te :)
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