Febbraio è il mese dell'Amore. C'è San Valentino, ci sono le vetrine dei negozi addobbate con tanti, tanti cuori... c'è un esplosione di buoni sentimenti e di speranze un po' ovunque. E, anche se si è soli, non è male girare per le strade della città e respirare tutto questo nuovo clima di attesa, che per i sentimentali come me vuol dire anche trovare qualcosa di emozionante che 'rimpiazzi' (passatemi il termine!) l'euforia e la magia delle festività passate, legate al Natale.
Così, capita che un sabato mattina ti ritrovi in casa senza saper bene cosa fare. Concentrarsi nello scrivere sembra che non riesca, abbandonarsi con la mente davanti a un bel film non è la scelta più saggia, se si ha in programma di riservare il piacevole passatempo di una buona storia in dvd alla domenica pomeriggio, leggere qualcosa... Mmm! Sì, potrei... ma...
I 'ma' che riservo alla possibilità di immergermi in mondi di inchiostro sono davvero pochissimi e - di questi pochissimi - altrettanti pochissimi sono quelli che riescono ad avere la meglio sulle pagine! Per dirla in poche parole... ciò che ha avuto la meglio oggi sul continuare la mia splendida lettura delle avventure di Harold Fry, che in un imprevedibile viaggio, pur se a tratti colto da dubbi, ripensamenti e rimpianti, sta cercando di seguire il cuore in ciò che credo (al momento, almeno!) sia la cosa giusta da fare, è stata l'attrazione verso altre pagine.
Penso di aver già accennato (una volta, perlomeno!) che di tutte le riviste che ci sono in circolazione, tolta la passione per quelle che specializzate in creatività o in arredamenti per interni (sogno un giorno una casa tutta mia, che parli di me sin dal primo passo dopo la porta d'ingresso!), Donna Moderna è la mia preferita! Ora... è davvero bellissimo sfogliare le pagine in carta patinata e trovare, tra chiacchiere e consigli, l'intervista a una scrittrice nota di cui, per pura e semplice ignoranza personale (oltre che per l'ottimistico rimandare che, talvolta, mi ha portata a posticipare l'acquisto di libri che - ad oggi - pur se inseriti nella lunga lista d'attesa, rimangono ancora non acquistati e non letti) non ho ancora avuto il piacere di leggere almeno un romanzo. Non dico di arrivare ad essere la fan numero uno, ma... almeno, uno... almeno uno avrei potuto possederlo e avrei potuto leggerlo, no?!?
Antonella Boralevi è la bravissima penna di cui parlo. E... ora non prendetemi per pazza, se scrivo bravissima penna! Perché... non avrò ancora letto uno dei suoi libri, ma non mi perdo mai i consigli che dispensa nella sua rubrica "le ragioni del Cuore", in risposta a donne che a tratti trovo molto simili a me e che - come me - forse un po' troppo spesso finiscono per fare a cazzotti con le emozioni.
L'intervista mi è piaciuta a tal punto, che subito ho fatto un'orecchietta alla pagina, nella speranza che stavolta il promemoria funzioni e... un attimo dopo ho deciso di accendere il computer e di cimentarmi in questo Post.
I baci di una notte
Questo il titolo e l'immagine di copertina del nuovo romanzo che - leggo - è appena uscito in libreria per conto di Rizzoli. La storia, almeno dalla trama, è una di quelle che piacciono a me. Le aspettative, inutile negarlo, sono altissime. E, di tutto ciò che la scrittrice parla in riferimento al libro, ciò che mi è piaciuto di più è proprio ciò che ho ritrovato tra le righe della sua rubrica. 'I baci di una notte, racconta un incontro che cambia la vita. E pone una domanda: cosa sei disposto a rischiare per essere felice?'.
Sembrerà strano, ma... non voglio aspettare fino all'ultimo punto della storia, per rispondere. Risposte di questo genere vanno date d'impulso... di getto... senza pensare.
Conosco le ragioni della mia felicità. A queste so collegare un nome e un volto... So che questa persona, anche se ci conosciamo da anni, potrebbe non aver capito o che - se lo ha fatto - potrebbe non essere della mia stessa idea. Non ha importanza. Penso di essere riuscita a superare già abbastanza nella vita e non sono illusa al punto tale da credere che di difficoltà non ce ne saranno ancora. Quello che di bellissimo e di sorprendente c'è in tutta questa faccenda è che... non stavo aspettando qualcuno. Non mi aspettavo che arrivasse qualcuno che già conoscevo... non mi aspettavo di ritrovarmi felice, per il semplice e a tratti assurdo fatto di ritrovarlo tra i pensieri. Dopo la fine disastrosa di un rapporto lungo e una presa in giro che - nel bene o nel male - mi ha segnata nel profondo, l'intenzione era quella di lasciar perdere proprio. Ho tenuto a freno i pensieri una, due, tre... dieci volte. Poi... è arrivato quello che solo adesso so riconoscere come il più giusto dei giusti: Non lasciarti sfuggire l'occasione di essere felice...
Sto cercando di non farlo, anche se non è sempre facile. Sto cercando di non farlo, anche se non so come andrà a finire. Sto cercando di non farlo, perché... se non si è disposti a rischiare tutto per la felicità, allora non c'è cosa che nella vita valga di più per riuscire a farlo. E poi... è ovvio che spero che vada tutto bene!
Vi farò sapere... per il libro e per tutto il resto! Baci.
Penso che per la felicità siamo disposti a fare di tutto, ciao Eli un bacetto
RispondiEliminaCiao Simo... che dire... concordissimo con te!!! Un abbraccio, a presto!!!
EliminaElisa, la felicità spesso la trovi a buon prezzo se ti sai accontentare, invece a volte spendi una fortuna e non ti dura che poco, tu sei giovane e puoi spendere le giuste energie con il pizzico di giusta fortuna, quindi le tue storie sanno affascinare in modo giusto ed il successo arriverà.
RispondiEliminaBuon lavoro.
gaetano
Ciao Gaetano, ti ringrazio tantissimo... come sempre, i tuoi incoraggiamenti sono preziosi. A presto!!!
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