Ballare sotto la pioggia. Farlo pur
rimanendo all’asciutto. Sentirsi come una di quelle gocce, pur apparendo
diversa allo specchio. Immaginarsi acqua fresca e brillante, in grado di lavar via il superfluo. I brutti pensieri e le
emozioni che non vuoi. Le orecchie piene del ticchettio di quelle lacrime di
nuvola. Il cuore che non riesce a tenere il ritmo. Segue il suo, come loro
continuano a produrre il loro. Tic-tic-tic-tic-tic. il respiro è caldo e
silenzioso, mentre il vento freddo fa rumore e muove le foglie al di là del
vetro. Ballare sotto la pioggia e sentirsi bene. Perché la vita è come la
superficie di un vetro e la pioggia e ciò che ti capita… mentre stai ballando
tra il respiro e il battito. Sì! La vita è come la superficie di un vetro, colpito
dalla pioggia. Non importa quanto il vetro sia inclinato, la pioggia c’arriva
comunque. E ci sono gocce grandi e tenaci, altre piccole e insignificanti. Ci sono
gocce che arrivano e scivolano subito via, altre che si appoggiano e decidono
di rimanere. Non sai per quanto ed è proprio questo il bello. Osservi la
superficie del tuo vetro e immortali la posizione delle gocce. Una, dieci,
cento, mille volte. In silenzio e in fretta. Le gocce sono i tuoi momenti.
Vivere
è ballare sotto la pioggia e la pioggia che non smette di cadere cambia
costantemente le carte in tavola. Solo alla fine dei giochi, quando non ci
saranno più gocce per te, potrai fissare gli occhi sul vetro con più calma e
vedere ciò che è rimasto. Lo osserverai con attenzione e se per tutto il tempo
in cui avrai ballato sarai rimasto attento, saprai riconoscere sulla superficie
la scia di quelle gocce che sono state minuti, ore, settimane, mesi o anni… prima
di scivolare via. Ballare sotto la pioggia e crederci.
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