Magari... c'entra poco. O... magari, no.
Tornare a casa, abbandonare tutto, prendere la macchinetta fotografica e - al termine di una faccenda annuale - divertirsi con gli scatti. Ho ancora molto, moltissimo da imparare in termini di fotografia, ma... quando il tempo c'è e il soggetto non scappa via... sperimento questo, quello e quell'altro, fino a che sono soddisfatta del risultato (a risultato ottenuto, cerco anche di memorizzare la procedura sperimentata, ma... mica facile ricordarsi, poi... ;-) e tutto ciò che rimane a tenermi compagnia è... la fretta!
Fretta, fretta, fretta... non vedo l'ora di visionare le fotografie a schermo intero sul computer.
Corro in camera, collego il cavetto usb nella speranza che non decida di fare le bizze e... sì! Niente male.
Quando le fotografie scattate rispecchiano esattamente ciò che si aveva in mente, è come riuscire a mettere su carta un'idea - trovare subito le parole - prima di sentirla scappare via e nascondersi tra altri pensieri...
Che ve ne pare?
Tanta dolcezza mi ha fatto ricordare un libro che ho adorato: Dolce come il miele di John Penberthy.
Pagina dopo pagina, insieme alla giovane ape Buzz...
La
descrizione (da libreriauniversitaria.it):
Buzz
non è un'ape operaia qualsiasi: nell'oscurità delle rose selvatiche e nella
luce segreta dei denti di leone cerca il significato dell'esistenza. Il suo
viaggio è un magico volo di gioia, coraggio e ottimismo, dedicato alle api
"non allineate", decise a succhiare il nettare della vita e a
interrogarsi sul suo fine ultimo, anche a costo di "uscire dal
gruppo". Buzz, a differenza delle compagne, non si accontenta di
trascorrere i giorni a costruire alveari, nutrire larve, immagazzinare polline
e difendere la colonia dagli attacchi esterni. Sogna quel mondo infinito che si
estende oltre l'angusto campo di trifoglio, oltre i picchi delle alte montagne
dove il carro infuocato del sole termina ogni sera la sua corsa.
E, proprio tornando a quelle pagine, quale frase m'avrebbe potuto colpire di più, se non...
“Il
potere della mente consiste nel cogliere le differenze, quello del cuore nel
cogliere le similitudini”.
Sempre con la consapevolezza di ascoltare prima... il secondo!
Buona serata a tutti, a presto.
Ottimi click e stupenda la frase di chiusura. ciao
RispondiEliminaCiao Simo... fotografare il miele è stato più difficile di quanto mi aspettassi... c'è voluta un po' di pratica, prima di riuscire ad ottenere gli scatti giusti... sono soddisfatta, ma... come sempre, c'è ancora tantissimo da imparare. Sì... mi ritrovo in pieno in quelle ultime parole ;-)
EliminaProvare e riprovare, tentare di memorizzare (ma mica è facile con la mia scarsa memoria e poi basta davvero una minima differenza e cambia tanto!), la curiosità di vedere il risultato a monitor, la speranza che il pc non faccia le bizze... Sottoscrivo tutto!!!
RispondiEliminaE... IO AMO IL MIELE!!! Speravo di fare scorte di girasole ma ho fatto fatica a trovare qualche rimasuglio dello scorso anno, mi hanno detto che tra pochissimo arriva la nuova produzione... Da questo punto di vista ho sbagliato di poco la scelta del periodo di vacanza eheheh!
Ciao Elisa, baci!
Ciao Anna... non parliamo di scarsa memoria! Ho provato ad appuntare le 'procedure' su un blocchetto, ma... oltre a non averlo mai a portata di mano quando serve. per quelle rare volte che ricordo di utilizzarlo, poi finisce che mi dimentico dove lo appoggio... sono un disastro! Anche a me il miele piace moltissimo... la stagione è appena terminata e, a meno che il tempo non decida per un calo drastico delle temperature, è ancora spalmabile... quando cristallizza è meno pratico, ma... io di solito ne sciolgo un po' a bagnomaria e tengo a portata di mano una fetta di pane! In famiglia produciamo il millefiori... con onestà, miele di girasole non ne ho mai assaggiato. proverò a cercare... sono curiosa. Grazie per essere passata da queste parti, a presto! ;-)
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