Sarà l'avvicinarsi dei 'Trenta' (un po' temuti, quanto attesi!).
Sarà che... il mio cassetto riservato ai Sogni, non è meno pieno... di quello adoperato per custodire la biancheria!
Sarà che... 'Perché no?!?'.
Non sempre riesco a dirmelo, ma... quando un 'Perché no?!?' riesce a farsi strada in mezzo ad altri pensieri e riesce - spavaldo - a ignorare incertezze, dubbi e perplessità... Ecco! Quello, è uno dei momenti che preferisco. E' questione di un attimo, ma... è tutto quel che basta, perché ogni piano riesca a essere stravolto e - all'improvviso - mi ritrovi ad avere a che fare con un'unica intenzione: Provare!
Ora che ci penso, pur a distanza di circa diciotto anni (ne ho le prove e sarò felicissima di dedicare presto un Post solo a 'loro'), è stato un 'Perché no?!?' a farmi credere di poter scrivere una storia.
Sempre un 'Perché no?!?', poi, è stato il responsabile della mia prima passione manuale... per dei lavori fatti con le perline, che - pur per nulla decenti, agli inizi - con il passare del tempo mi hanno convinto a non demordere e ad andare alla ricerca di tutto quello che poteva essere: tecniche nuove e materiali diversi. Fino ad arrivare a oggi, dove (tempo, impegni e altre passioni permettendo) con estro e creatività (EstroCreativo :-D) mi diverto a 'dare vita' ad accessori immaginati, per poi provare una grandissima soddisfazione nel vederli indosso a parenti, amiche e non solo. Sì! Proprio... una bella sensazione. ;-)
Allora, al bando le divagazioni, perché no?!?... dare retta a un altro 'Perché no?!?'.
Lo so... forse, specie leggendolo, le parole risultano un giro senza senso. Ma...
E' tutto quello che è servito, per allontanarmi dal torpore di un sabato pomeriggio (tranquillissimo) di festa e per spingermi a... prendere una penna in mano e confrontarmi con un foglio bianco!
Sai, che novità... direte voi. :-D
Penso di non aver fatto mistero di quanto, pur con la comodità di un computer in casa, continui a piacermi il contatto diretto con la carta e quella sensazione speciale di avere una penna in mano, con l'immensa soddisfazione che deriva poi dal vedere un piccolo callo, poco sotto l'unghia del dito medio della mano destra, che dai tempi delle scuole (dove per un lungo periodo ho anche conservato la 'mania' di scrivere un diario) non se ne è più voluto andare. Lo so. Può apparire strano. ;-)
Come so che mi sto dilungando con le parole, allontanando il momento in cui sarà necessario: venire al dunque!
Perciò...
Dunque!
Lascio perdere ogni tentazione di proseguire, interrompendo il 'flusso di pensieri' con un'immagine.
Secca. Decisa. Cosa ve ne pare?
Per tutte le volte in cui mi sono ritrovata a stringere una penna in mano, con l'intenzione di provare a dare vita a una storia, penso di poter dire (senza sbagliarmi di molto!) di averne vissute altrettante, insieme a una profonda ammirazione per chi - con una penna in mano - riesce a dar vita a dei 'capolavori d'immagine'.
Ora... lungi da me la tentazione di definire capolavoro questo primissimo approccio, non posso negare di sentirmi soddisfatta. :-D Ho proprio qui accanto a me il manuale di disegno che mi ha convinta a provare (Per chi fosse curioso o interessato: Imparare a Disegnare - Corso completo di disegno con il metodo VE.RA.DI, Vedere, Ragionare, Disegnare - di Giovanni Spinicchia e Simone Casu) e... pur non essendo ancora arrivata alla fine di questo mio primo 'studio', sono felicissima che delle pagine siano riuscite a convincermi ad abbandonare il timore di sbagliare e a provare.
Credo sia stato un concetto in particolare, a farmi pensare di potercela fare.
Disegnare non è poi così diverso da 'altre cose'. (riporto senza citare alla perfezione). Non si può essere subito perfetti, ma... con impegno e dedizione, si può sperare di farcela.
Poi... un concetto legato alla musica (lo so, sembra strano). Altro elemento che, in diversi modi, ha fatto parte di questi miei trenta anni passati.
Pare che il disegnatore abbia bisogno di 'soli' 7 segni fondamentali, per tradurre in disegno qualunque cosa sia presente nella realtà. Esattamente come il musicista, che fa affidamento alle sette note e alla capacità di leggere le stesse sullo spartito. Solo il tempo e l'esercizio costante permettono al musicista di passare dal leggere 'composizioni semplici', al riuscire a tradurre in musica distese di note ben più complesse. Il disegnatore dovrà fare altrettanto. Partire da tratti semplici, per poi arrivare a disegni di complessità ben maggiore.
Ho accantonato il manuale e m'è servito giusto un attimo per la scelta del mio 'primo soggetto'.
Avrei voluto provare a modellarne una con la Pasta di Mais (altro ritorno creativo di questo periodo). Allora... perché non provarci con una Bic?!?
Ho stampato una foto e, in compagnia di un bel film, mi sono decisa a provare. :-D
Finita la rosa, ho avuto dei problemi con la realizzazione delle foglie.
Il risultato impreciso (diciamo pure... errato!), mi ha convinto a 'camuffare con fantasia'.
Non mi dispiace...
Non ho pensato fosse opportuno cestinare tutto. Ho messo la data sul bordo del foglio e mi sono detta: i prossimi andranno meglio. :-D
Mi sento già in alto mare per quel che riguarda (riguarderà) la colorazione (adoro i pastelli, ma... sarà un durissimo scoglio da superare). Allora... per il momento, preferisco non pensarci. Visto che il bianco&nero ha un grandissimo fascino, perché non approfittarne!
Come sempre... parto per scrivere due righe e mi ritrovo con un Post lunghissimo. Confido nella vostra infinita pazienza di ipotetici lettori.
Vi saluto, augurandovi buona domenica.
Alla Prossima! ;-)
Sei un'artista a tutto tondo!!! Ciao Elisa!!!!
RispondiEliminap.s. perchè non partecipi al giveaway sulla mamma?
Ciao Simo! Ti ringrazio tantissimo per il grandissimo complimento :-D
EliminaArtista è davvero una parola esagerata... mi diverto tanto a sperimentare, quello sì! Questo giveaway di cui mi parli è qualcosa che hai organizzato tu? Scusami, ma... non ho informazioni in merito. :-D Ti ringrazio comunque di avermelo segnalato. Un abbraccio, a presto! ;-)