Oggi
una stazione di radio diversa. Niente Radio Subasio, c’è la ‘Virgin’ a tenermi
compagnia. Mi distrae quel che basta per
non pensare. A tanto. A tutto. Forse, a niente. Non lo so. È il momento della
domanda per gli ascoltatori (una delle tante, quella che coglie più o meno
nella metà della mattinata). Prima, però, tutto un discorso su quanto sia
importante interrogarsi nella vita. Ogni giorno. Porsi domande per capire se
come procediamo, è veramente come avremmo voluto procedere. Porsi domande, in
merito agli obiettivi che si vorrebbe poter raggiungere. E salta fuori che il
discorso della ricerca della felicità è qualcosa di imprescindibile. Non esiste
persona che non desideri essere felice. Quando si arriva alla domanda finale,
mi accorgo di aver provato mentalmente a rispondere a tutte e quattro le
precedenti. Prima di dimenticarle completamente e rimanere concentrata su quell’ultimo
interrogativo: “Come vorresti essere ricordato?”. Torno a ieri, al giorno in
cui la bisnonna materna ha scelto di abbandonare le sue vesti terrene. Quella
domanda alla radio mi ha fatto risuonare in mezzo ai pensieri una cosa sentita
in mezzo alla gente che c'era. Qualcuno si lamentava per il caldo, che è tornato a farsi eccessivo. La persona
vicino a me ha commentato a voce non proprio bassissima, ma a malapena
percettibile comunque: “Per come è stata in vita, Lei se lo merita tutto questo sole”.
Ecco. Poter essere ricordati, forse, nel migliore dei modi. Anche se abbiamo
avuto un rapporto perlopiù distante e questo alla resa dei conti mi ha dato un cruccio, mi sono ritrovata a sorridere. Quei
sorrisi che non sanno di felicità, ma piuttosto di soddisfazione. È bellissimo
riuscire a raccogliere ciò che ci manca di una persona, attraverso il ricordo
altrui. È magico poterlo fare, attraverso ricordi altrettanto magici. Sulla
scia del suggerimento alla radio, allora, mi sono ritrovata a sperare di poter
essere ricordata anch’io con altrettanta solarità; un giorno. Perché se anche
la vita a tratti è stata dura, non lo è stata abbastanza da indurire il cuore. Penso
sia la cosa più bella che una persona possa riuscire a fare, non invecchiare
dentro. Non morire dentro, fino alla fine. Poi, quando a un certo punto l’anima se ne va altrove e per un po’ non
rimane che un corpo inerme, quella persona di cuore riesce all’istante a
guadagnare l’eternità. Che non è altro che essere ricordati con immenso amore e
grandissima stima, da chi ha avuto la fortuna di conoscerci nel corso del
nostro viaggio sulla terra.
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