Di nuovo da queste parti, in un giorno speciale.
14 febbraio. San Valentino.
Felicissima, di avere una storia d'amore che gironzola tra i pensieri, nella paziente attesa di poter essere messa su carta (speriamo). Oggi... scrivo però per raccontare di altre parole, quelle che son finite in un video, grazie alla bellissima passione di un giovane narratore romano: Adriano Fedeli.
Lascio qui il link... con il testo, per chi volesse leggere, ascoltando.
Una storia d'amore intensa, particolare. Di quelle che arrivano all'improvviso nella vita. Magari, non vanno proprio come l'immaginazione avrebbe voluto, ma... continuano ad avere tutta la forza necessaria per far dire, nonostante tutto: Per Sempre!
Spero vi piaccia!
Una
vecchia lettera scritta a mano. Alcune parole sbavate di nero. Lacrime, cariche
di rimmel. Margherita continuava a fissarle, senza trovare il coraggio di
spostare lo sguardo altrove. Certi giorni, come quello, sembravano come se tutto
fosse appena successo. Tirò su con il naso, la stanza si riempì di quel rumore.
Sapeva che avrebbe dovuto distruggerla. Per il suo bene, per la necessità che
aveva, di ricominciare da qualche parte. Era facile pensarlo.
Sarebbe
stato diverso se si fosse trattato di un sms, di un messaggio ricevuto su
Facebook o di un e-mail. Quando basta un click, tutto diventa più facile. Invece,
sbarazzarsi di quella lettera era difficile. Perché poteva stringerla,
sfiorarla, annusarla e sentire ancora il vago odore del profumo di Luca,
leggerla per l’ennesima volta e rendersi conto di conoscerla a memoria. Che
strano, quando l’aveva ricevuta. Luca l’aveva lasciata in bella vista sopra il
comò della camera da letto, vicino alla conchiglia bianca, ai sassi di mare e
ai piccoli pezzi di legno che avevano trovato passeggiando sulla spiaggia,
durante la loro ultima vacanza insieme. Erano già passati quattro anni, ma
sembrava fossero trascorse appena quattro ore. Nonostante i sette anni di
fidanzamento, Margherita non aveva mai visto Luca prendere una penna in mano,
per mettersi a scrivere. Non un appunto su un post-it, non uno scarabocchio in
agenda, non un numero di telefono segnato al volo, per non dimenticarsene.
Niente. Niente di niente. Eppure…
Eppure,
Luca l’aveva scritta quella lettera. La sua proposta di matrimonio speciale. “Così,
quando festeggeremo le nostre nozze di diamante, la tirerai fuori dalla nostra
valigia dei ricordi e ne rideremo insieme, bevendo champagne”. Le aveva detto
la sera a cena, davanti a un piatto di tagliatelle al tartufo, che lentamente
stava raffreddando.
“Pensi
veramente che riusciremo a organizzare un matrimonio sulla spiaggia? E se poi
dovessimo scontrarci con raffiche di vento assurde, o con una pioggia
inaspettata? È risaputo che, proprio quando tutto deve filare liscio ed essere
perfetto, qualcosa va a finire storto. Non vorrei che tua madre, o mia madre,
poi…”.
Il
sorriso radioso di Luca riuscì, almeno in quel momento, a mettere un freno ai
pensieri di Margherita e alla sua fervida fantasia; sempre pronta a vedere
disastri ovunque.
Le
sarebbe servito adesso uno di quei bei sorrisi. Non aveva conservato foto di
Luca in bella vista, ma di quella lettera non riusciva proprio a farne a meno.
Luca l’avrebbe veramente sposata e veramente sarebbero potuti arrivare a
festeggiare i 75 anni di matrimonio, se solo fosse filato tutto liscio.
Ma,
la vita è così. Un attimo pensi di avere tutto il tempo del mondo per un sacco
di progetti, l’attimo dopo ti ritrovi sotto terra, con indosso il tuo abito
migliore; quello che avresti dovuto sfoggiare davanti a tutti e dinanzi all’altare.
“Non è giusto”. Stavolta,
le parole riempirono la stanza. Margherita si ritrovò a pensare a quanti
divorziati conosceva. Mentre a lei non era stata data nemmeno l’opportunità di
provare. Avrebbe preferito essere una di loro. Piuttosto che ritrovarsi vedova
prima ancora di avere la fede al dito. Gli occhi castani continuavano a vagare
tra macchie di trucco e l’elegante grafia di Luca. Ti amo, per sempre. Aveva chiuso in quel modo, quelle righe. Anche
lei, ne era certa, l’avrebbe amato per sempre. Può esistere un amore tra due
mondi, tra paradiso e terra. Il cuore non conosce distanze. Nessun sentimento,
quando è vero, si lascia spegnere dagli ostacoli. Margherita richiuse la
lettera, tornò al comodino per sfiorare con le dita la conchiglia. Magari, se
l’avesse accostata all’orecchio, almeno per una volta non avrebbe sentito la
voce del mare, ma la dichiarazione di amore eterno del suo Luca. Ci provò. Non
sentì niente, ma non pianse. Era la lettera. La lettera era la sua
dichiarazione di amore eterno. Una ragione più che valida per non distruggerla
mai.
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