mercoledì 17 aprile 2013

Un ricordo in un soffio



Ricordo le passeggiate poco lontano da casa, quel non poter essere lasciata sola perché troppo piccola. Ricordo la stretta di una mano forte, sopra alla mia più minuta e fragile. Ricordo la caccia alle margherite, il tempo speso per intrecciarle insieme e ricavarne bracciali e collane. Ricordo quel senso di fortuna inaspettata e capitata, osservando un soffione solitario. Ricordo il timore di farlo morire prima del tempo, scuotendolo per raccoglierlo. "Hai visto... che bello!". Ricordo il sorriso sulle labbra, il respiro trattenuto. "Quel che ci vuole ora è un bel soffio e un desiderio". Il movimento dei polmoni che si riempiono e... via! Un soffio forte, forte. Nell'aria, la danza di tanti piccoli semi con il paracadute. “Fino all’ultimo… bravissima! Hai espresso un desiderio?”. Un nuovo sorriso. Gli occhi che continuano a guardare quella piccola nuvola speciale. “Quando quei semi toccheranno a terra, un nuovo soffione potrà nascere e sarà l’occasione per un altro desiderio di venire espresso”.

venerdì 12 aprile 2013

Ordine e caos insieme...


Tutti. Tutti ci ritroviamo ad affrontare situazioni ingarbugliate, attimi di smarrimento, momenti di gioia o di dolore che si alternano e che – alle volte – non ci regalano neanche un perché a cui aggrapparci. Tutti siamo il frutto di ordine e caos insieme. Di certezze e di paure che possono arrivare a frullare nella mente e nel cuore ad una velocità talmente tanto esagerata, da far sentire male. Tutti cadiamo e ci rialziamo. E cadiamo di nuovo. E di nuovo ci rialziamo. E ancora. E ancora. La particolarità, l’accento che distingue una persona dall’altra, una personalità dall’altra, sta nel ‘Come’. Perché non basta ripetersi all’infinito che tutto passa, che tutto se ne va. Il bello, l’avventura… sta nel ‘Come’ questo ‘tutto’ lo si lascia passare. Concedendosi a nuovi sorrisi o a nuove lacrime. A nuove felicità o ad altri infiniti dubbi…

sabato 6 aprile 2013

Il "Premio Speciale Mamma Racconta" per Se la pioggia va in vacanza

Ok! Ormai penso si possa dichiarare 'ufficiale'... perdo la nozione del tempo come pochi - almeno, me lo auguro! - riescono a fare in questo pazzo, frenetico mondo!!! Sorvolo su tutte le ragioni che mi hanno trattenuta lontana da queste pagine... un po' perché ne verrebbe fuori un libro e un po' perché... è molto, ma molto, ma molto meglio parlare di una bellissima notizia! 
A quanto pare... è "Stagione di Premi"!!! Quando mi sono precipitata all'ufficio postale con il pacco in mano la mia fiducia sul fatto che potesse venir fuori qualcosa di buono dall'intera questione era di molto inferiore allo zero, ma... se c'è una cosa sulla quale non transigo è questa: Quando tentar non nuoce... tentare sempre!!! (Lo so... è uno dei modi di dire più utilizzati e sfruttati e risfruttati per motivare qualcuno, ma... che vi devo dire... sante parole!). Allora, ho pazientemente atteso il mio turno (a dire il vero non troppo pazientemente... il pacco era piuttosto pesante e - come la maggior parte degli umani che popolano questo pianeta - odio dover affrontare le file... riescono ad innervosirmi anche se si tratta di farle per poter ordinare una coppa gigante di gelato al cioccolato con tanta, tanta panna montata sopra e granella di nocciole per i golosissimi incorreggibili ;-D ) e mi sono mentalmente concentrata sul obiettivo: quello che conta, nella vita, è partecipare! In realtà... con la mente ero già proiettata ad oggi e già mi immaginavo con il 'muso appeso' (peggio di quello del mio cane, quando mi rifiuto - raramente, ma qualche volta riesco anche io a rifiutarmi di soddisfare i suoi capricci - di lanciargli l'ennesimo pezzo di pane secco) e con in testa due sole, sconfortanti parole: lo sapevo! 
La pretesa di sapere come andranno a finire le cose, di qualunque cosa si tratti, è un brutto, bruttissimo vizio che mi appartiene e che - ahimè! - non so se se ne andrà mai. Magari... Beh! Sì... ecco... a volte, può essere d'aiuto per affrontare dispiaceri più o meno prevedibili e altrimenti difficili da digerire, ma... quando al massimo si rimane esattamente ciò che si era prima dell'input mentale a fare qualcosa, allora... perché preoccuparsi tanto e - soprattutto - perché immaginarsi per forza già sconfitti?!?
Ergo... finalmente riuscita a terminare la pratica di spedizione e con la ricevuta della raccomandata appena inviata in mano, mi allontano dal caos di bollette & co. e la infilo nel portafogli insieme al resto. Mentalmente mi dico: la conservo... non si sa mai... se dovesse venir fuori qualcosa di buono, la plastifico e la metto dentro alla scatola dei ricordi (ecco... svelato un piccolo particolare di me... ho una scatola dei ricordi! Ciò che gli altri butterebbero... io lo conservo e, come fosse una fotografia, lo vado a ricercare quando il ricordo di un momento mi solletica i pensieri e il cuore, ma... ci saranno magari altri Post per parlare di questo). E... per fortuna che dietro a ogni pensiero negativo ce ne sta uno positivo... per fortuna che ogni medaglia ha il suo rovescio!
28 marzo. Torno a casa un po' più stanca del solito, ma... per fortuna è il giovedì prima delle festività pasquali, un po' di riposo è quel che ci vuole! Cerco inutilmente di non invadere il divano della cucina con il giubbotto, con la doppia felpa che porto sempre al lavoro e con la borsa. Quindi, sprofondata anche io sopra ai cuscini, vedo apparire mia madre dal retro: "Ah! Dimenticavo... ieri è arrivata una lettera per te!". So che potrei occuparmi da sola della questione della posta da ritirare dalla cassetta, ma... giacché è un'incombenza che raramente mi capita di svolgere, il più delle volte detesto quando mi si annuncia di avere posta con le parole: "Ah! Dimenticavo...". Per quello che ne so... potrebbe essere qualcosa di urgente!!!
Mi rialzo controvoglia e raggiungo il tavolo dove - non l'avevo vista prima - in mezzo ad altre buste c'è quella per me.
Il nome dell'Associazione lo conosco... ripenso subito ai momenti in ufficio postale. "Di che si tratta?". Mia madre... le appartengono sia la curiosità che la fretta. Vorrei chiederle la cortesia di aspettare almeno che io l'abbia aperta, ma sarebbe inutile. Quindi... strappo alla meglio un lato, afferro il foglio che c'è dentro insieme ad una brochure e, con il mio solito, scarso ottimismo, affermo convinta: "Mi vorranno informare di altri concorsi, visto che ho partecipato ad uno dei loro annuali". "Hai partecipato ad un concorso? Non l'avevi detto!". Tentativo a parte di farmi sentire in fallo... no! Non l'avevo detto per non sentirmi chiedere continuamente: "Saputo niente?!?". Un altro modo per limitare al massimo i danni di un'ipotetica delusione. "Sì... avevo partecipato un concorso, ma...". Blocco le parole sul nascere. Non è vero che la giuria ha già deciso e che non mi è stato fatto sapere niente. La lettera è piuttosto lunga e mi informa con piacere che c'è una targa a disposizione per me. Per meglio dire... c'è una targa a disposizione per noi! Perché... il libro in questione è Se la pioggia va in vacanza e il premio è anche per mia zia!


Non posso crederci!!! Non posso crederciiiiiiiiiii!!! Il sorriso che si materializza sulle mie labbra è di quelli megagalattici, anche se a tratti una parte di me reagisce ancora con incredulità. Eppure... è tutto vero. Il premio... la giornata da organizzare per poterlo andare a ritirare... il decidere se pernottare lì o meno... tutto bellissimo!
Telefono subito alla zia per comunicare la notizia. E' super-felice come me...
Sembrerà poco, ma... per chi si ritrova a stringere fra le mani il frutto su carta di tanto lavoro, vedersi riconosciuti dei meriti è qualcosa che va al di là di ogni aspettativa! :-D 
Ora... dopo questa lunga chiacchierata... lascio che siano un link e una fotografia a parlare per me e - ovviamente - già non vedo l'ora di poter raccontare l'esperienza della cerimonia di premiazione. Dita incrociate per noi, vi prego! Un abbraccio a tutti e buon fine settimana!!!


Premio Città di Cattolica: