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sabato 5 luglio 2014

Letture in corso e... nuove!

Un tranquillo sabato al mare. Il primo di luglio. Il primo trascorso al mare.
Quando progetto di passare una giornata in questo modo, mi piace farlo (quanto meno... provarci) secondo i riti di sempre. Il costume da indossare, pronto sopra alla sedia accanto al letto già dalla sera prima, gli asciugamani presi dall'ultimo ripiano dell'armadio e sistemati sul fondo della borsa, un quadernino e una penna perché, non si sa mai, potrei voler mettere nero su bianco qualcosa e non avere gli strumenti necessari per poterlo fare sarebbe una disdetta, un costume di ricambio per essere previdenti, il paio di sandali che non temono la sabbia e che conservo nella scarpiera solo per camminarci sopra ad un terreno fatto di granelli finissimi e... "L'ho già presa la crema solare ad alta protezione?" Un attimo di confusione, perché temo di non ricordarmi di tutto il necessario, l'attimo dopo per trovarla già sistemata dentro alla tasca laterale della borsa e per darmi - quindi - una tranquillizzata e... sì! Un altro attimo per riscorrere rapidamente con la mente la lista delle cose che non possono assolutamente mancare dentro alla mia sacca 'svago-mare'. C'è tutto?
In effetti... no! Preparare la borsa con il necessario per una giornata al mare, per me significa lasciare per ultima la 'faccenda' più importante: 'Che libro mi porto da leggere?'. La scelta ovvia, direte anche voi, sarebbe quella di afferrare quello che c'è sopra il comodino (perché... ce n'è sempre uno sopra il comodino) e continuare al mare una delle tantissime letture avviate sotto alle lenzuola, ma... non so perché... l'idea di mare, abbinata alla passione per i libri, mi fa sempre sentire il bisogno di portare con me qualcosa di nuovo... da cominciare. :-)
Oggi è toccato a lui...


Ho scoperto Nicolas Barreau grazie a Una sera a Parigi... di cui ho adorato il personaggio maschile, Alain, anche se... a tratti la trama non è proseguita e non si è risolta come mi sarei aspettata. Mi è piaciuto moltissimo il legame che c'è, pagina dopo pagina, tra parola scritta e cinema... quel decantare le lodi di un mondo (quello cinematografico) che, per certi versi, sa regalare la stessa magia e gli stessi incanti del 'mondo dei libri'. Così... arrivata all'ultimo punto di questa mia prima 'lettura in stile francese', ho deciso di dare totale sfogo alla curiosità e di leggere - con i miei tempi e, magari, inframezzando con altre letture... anche per non perdere tutto in una volta il gusto della scoperta di un nuovo scrittore 'nelle mie corde' - tutte le altre opere nate dal talento del giovane (classe 1980) Barreau.
Perciò...
La ricetta del vero amore è il libro numero due, tra i letti. E scopro con piacere che è anche il prequel dell'ormai famosissimo Gli ingredienti segreti dell'amore, prossimissimo... nella mia lista personale dei 'da leggere'.
70 pagine che scorrono con una leggerezza assoluta. Una storia non complicata, un intreccio non difficile da intuire, ma... piacevole. quello che di più ci vuole, in una altrettanto piacevole giornata di mare.
Quando arrivo al punto finale, sento un pizzico di contrarietà. E adesso?
So che a casa ci sono tantissime letture ad attendermi, ma... posso lasciarmi indifferente alla tentazione di raggiungere la mia amata 'libreria del posto' (è difficile sentirmi a mio agio, senza una libreria su cui poter contare) e di... dare una sbirciata nella speranza di trovare qualcosa che mi colpisca? Certo che... no!
Giro per gli scaffali cercando di ignorare il freddo dell'aria condizionata che, per i miei gusti, contrasta un po' troppo con l'aria calda di fuori e mi fa sentire il bisogno di avere con me un golfino. Oltrepasso l'ampia selezione di thriller, rimando per l'ennesissima volta il mio personale appuntamento con alcuni dei grandi classici, oltrepasso una marea di copertine dalle tinte rosa shocking e... finalmente, lo vedo. Non si è fatto notare subito, ma... adesso che ce l'ho davanti agli occhi sono sicurissima che è ciò che sto cercando. Una nuova lettura che può fare per me!!!


Non son degno di tre... di Jon Rance :-)

Leggo il retro di copertina e la quarta con un sorriso... perché no, in fondo?
Perché non provare a vivere uno dei periodi più emozionanti (e al tempo stesso... carichi di timore... credo) nella vita di una coppia... osservandolo dalla prospettiva di occhi... maschili?!?
Sono curiosa, curiosa, curiosa!
E... anche se per il momento non so che altro potervi dire al riguardo, se non questa piccolissima anticipazione... spero di aver presto di che raccontarvi. Ovvio che... se per caso doveste averlo già letto... mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Alla prossima!!! :-D
(le immagini delle copertine sono state tratte da: libreriauniversitaria.it)

lunedì 21 aprile 2014

Pagine e Cuore: Mi arrivi come da un sogno

Daniel Pennac scrive...

"Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere".

E' vero... anche se alle volte tra le pagine non trovi ciò che stavi cercando. Magari... arrivati all'ultimo punto, ci si accorge che il libro appena chiuso non è stato in grado di mozzare il fiato, ma... ogni riga è comunque un minuto (o più) di vita aggiunta. Leggendo, mentre la propria vita va avanti, pur stando seduti sul divano o sdraiati sopra il letto, con la mente ci si immerge in avventure nuove, in emozioni alle volte sconosciute, in situazioni a tratti al limite del comprensibile e... si vive, si vive, si vive.

Diventa un vivere meraviglioso, estasiante e di cui non si vorrebbe mai conoscere la fine, quando...

 quando il libro tra le mani non solo è un libro che si è atteso per tantissimo tempo, ma... sin dalle prime parole ha il profumo di una promessa mantenuta. Leggi... continui a farlo, mettendo al bando qualunque altro impegno, e già sai che... sarà bellissimo! Allora... ecco che ti ritrovi a pensare che ci sono attimi in cui nulla appare più bello di quell'inchiostro su carta che, pur scorrendo lentamente sotto agli occhi, lo fa comunque in un modo troppo veloce.

Leggere e ritrovarsi immersi in speciali 'questioni' di Cuore.

Leggere e sapere che quelle pagine che ancora mancano, per arrivare alla fine, non deluderanno. Leggere e sperare di poter vivere qualcosa di simile... un giorno. 
Non uno di quegli amori facili, non uno di quegli amori dove tutto appare subito scontato. Ma... quell'amore che arriva quando meno te lo aspetti, quell'amore che ti travolge come un uragano, anche se pensavi di aver già fatto altri programmi per la vita e che... ti fa accorgere che da troppo tempo, forse, avevi smesso di sentire il battito del cuore. Mentre leggi (con la continua consapevolezza che tutto possa aspettare, ma non lo scorrere delle pagine), respiri a pieni polmoni senza nemmeno accorgertene e sorridi...
Sorridi tantissimo, perché senti di non essere pazza. Quella A maiuscola, per la parola Amore, può esistere davvero. Esiste davvero.
E non importa se è un libro che ti chiede di nuovo di crederci. Non importa se sono solo parole, quelle che chiedono al cuore di non rimanere chiuso. Viaggi, sorridi e ti emozioni fino all'inverosimile, insieme a quella Lei e a quel Lui speciali. Alla fine di tutto, poi, non solo ti accorgi di essere felice, addirittura felicissima per loro (come fossero cari, vecchi, vecchissimi amici), ma... li ringrazi. Perché se è vero che tramite i libri, nel passare degli anni, senti di aver imparato tanto è anche vero che: un libro è arrivato a salvarti!



Allora... almeno per questa volta, quando l'ultimo punto è tutto ciò che rimane, provi a non dispiacerti più di quel tanto. Perché c'è almeno una cosa che con un libro puoi decidere di fare, al contrario di quanto potresti con gli attimi di vita vera, puoi decidere di farti abbracciare da quelle parole speciali ogni volta che vuoi e... ricominciare la storia daccapo... Ogni volta che vuoi :-D
Ripartire dall'inizio in qualunque momento vorrai. Magari rileggerne solo alcune, delle righe che ti sono piaciute di più. Per non smettere di sognare, per continuare a tenere sempre con sé la consapevolezza che tutto può essere possibile, quando si parla del cuore e per... per Vivere di nuovo una o più di quelle vite che, al di là della tua, ti piacciono da morire e sono energia pura per il cuore.

Buone letture e buoni sogni ad occhi aperti a tutti, alla prossima.

sabato 8 febbraio 2014

Mi arrivi come da un sogno


Finalmente… è arrivato! :-D
E lo ha fatto nel modo più bello… in un sabato mattina di impegni, che sembrava proprio non voler somigliare a quello già programmato nella mente da una settimana. Si è fatto trovare in camera, ad aspettarmi al ritorno…
È arrivato… come una sorpresa. È arrivato… come un regalo. È arrivato e… mi ha fatto sorridere al primo sguardo. <3  Grazie, Grazie, Grazie! (Grazie infinite a mia sorella Francesca... che è la più speciale e attenta delle sorelle!) <3

Il bello di amare tanto i libri, sta proprio in questo… non stancarsi mai di riceverne. E… il non stancarsi mai diventa Gioia Pura, quando il libro in questione è “Lui”. Che fare al riguardo… a parte leggerlo, con la speranza che non finisca troppo in fretta?!? Sì! Un segnalibro nuovo (e primissimo delle Collezioni EstroCreativo) è quel che ci vuole!!! Un Work in Progress appena cominciato… speriamo bene! :-D <3
PS: per quel che riguarda la lettura (altro Work in Progress, in un certo senso), invece... sono più che certa che sarà un'esperienza meravigliosa immergersi in queste nuove pagine di Diego Galdino, ma... vi farò comunque sapere! A presto e buon fine settimana a tutti :-D

domenica 2 febbraio 2014

L'oca dal Becco di Rame

Un Post dedicato ad una conoscenza speciale! :-D
Non mia personale, ma... una conoscenza avvenuta grazie al babbo, che fa parte del 'Mondo della Scuola'!
Ritrovarsi di sabato mattina (la scorsa settimana) davanti al computer, intenta a scrivere. Squilla il telefono.
Normalmente, uno dei peggiori fastidi mentre si è intenti a seguire una storia che sta girando nella testa è proprio: il telefono! Ma...
La telefonata diventa poi motivo di gioia, se è servita a raccontarti qualcosa di cui - appena un attimo prima - non conoscevi nemmeno l'esistenza.
"Hai mai sentito parlare di Becco di Rame?". Con il 'Buongiorno' dato prima di partire di casa, sono queste le prime parole che sento arrivarmi all'orecchio attraverso il ricevitore.
"No... veramente no!". Avverto nel tono di mio padre una gioia sottile, che è la stessa che provo anche io, quando posso far conoscere a qualcuno qualcosa di cui non sa ancora niente.
"Sai che è qui a scuola... adesso!" E' la protagonista di una storia vera, che è diventata una storia per bambini. E' insieme allo scrittore del libro... il veterinario che l'ha salvata".
Penso alle tante volte in cui anche mia sorella si è lamentata del fatto che è difficilissimo stupirmi regalandomi un libro, perché - per quelli che sono i miei argomenti di interessi e i miei stili di scrittura preferiti - cerco di rimanere aggiornata il più possibile.
Non c'è bisogno che io risponda. In silenzio, sento arrivare dentro un'emozione bellissima quando mio padre aggiunge: "Ho qui il libro... appena torno lo potrai leggere". Fantastico!
Chiudiamo la telefonata e io torno davanti il computer con un pizzico di energia in più. Non mi rimetto subito a scrivere, ma... cerco di sapere altro al riguardo!
Motore di ricerca... 'Becco di Rame'...
Quello che trovo non sono solo fotografie e qualche articolo di giornale... è un vero e proprio mondo, che gira intorno ad un animale coraggiosissimo e che... è un esempio; oltre che essere diventato una sorta di celebrità.
Di nuovo al telefono... al 'Pronto' sottovoce di mio padre dico: "Lo sai, sì... che è una star!". Sorrido.
Lo sento sorridere a sua volta: "Ce l'ho proprio qui davanti a me, in questo momento. Se tu potessi vedere come  sta bene insieme ai bambini...".
Ci salutiamo per la seconda volta e, stavolta, io torno a scrivere.
C'è ancora tempo prima che torni il babbo, per questo meglio darsi da fare con le parole che frullano tra gli altri pensieri. Appena pranzato, poi... sarò impegnata in una bella lettura. :-D
Eccolo qui... il libro!


Il primo articolo del manifesto degli animali dice: Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza.

Becco di Rame è tutto ciò che serve, per non smettere di credere a quante cose - impossibili all'apparenza - possano essere, invece, possibili!
E' una lettura breve, ma... immagino quanto debba essere bello poter leggere questa storia ad un bambino.
Sono poche pagine (corredate da illustrazioni bellissime, opera del figlio dello scrittore), ma che aprono un mondo immenso. Un abbraccio caldo. Un sorriso luminoso. E' Becco di Rame, che con il suo carattere e il suo coraggio non sarà mai dimenticata. Un oca Tolosa di oltre otto chili... che, sotto ad un manto di piume scure, nasconde un cuore gigante!
Proprio ieri correvano i due anni dall'intervento, che le ha permesso di continuare a vivere... non dico di più, ma... curiosate in rete e non ne rimarrete delusi. ;-)
Questi, sono solo dei piccoli punti da dove partire: 


Alla prossima!!! :-D

lunedì 6 gennaio 2014

Facebook e... un'amicizia inaspettata!

Sesto giorno dell’anno, con l’Epifania che – ormai per detto – tutte le feste porta via.
C’è sempre un che di malinconico, nel fatto che le feste siano finite. Ma…
Questa malinconia diventa più sopportabile, se l’anno nuovo ha già portato con sé tante belle novità.
Per quel che mi riguarda, pur con la consapevolezza che le cose potrebbero volgere in peggio da un momento all’altro, sono felicissima di ciò che sta accadendo in questi giorni. I progetti vari (sia per quel che riguarda la scrittura, che in ambito creativo) procedono per il verso giusto e dopo i vari momenti di sconforto, misti ad una tentata rassegnazione, le cose sembrano essere tornate sul giusto binario. Mentre, sul piano personale… Beh! Sono sempre stata convinta del fatto che il mondo – a dispetto di come troppo spesso (per i miei gusti, perlomeno!) lo dipingono in tv – sia ricco di belle persone. E mi riempie di gioia accorgermi di quante belle persone, prima sconosciute, si siano già incrociate con la mia strada.
Tra queste… v’è indubbiamente una felicità particolare, nel includerci uno scrittore che (sin dalle prime righe e tenendomi incollata alle sue 263 pagine, come se continuare a leggere fosse tutto ciò che mi serviva per continuare a respirare)… adoro!
Vi ricordate questo Post qui? Risale a maggio dell’anno scorso e per qualche strano e bellissimo caso è finito proprio sotto agli occhi dell’autore del libro… Diego Galdino! :-D
L’ho scoperto appena ieri sera, mentre su Facebook mi sono messa alla ricerca di un messaggio, che una collega sosteneva di avermi inviato, ma che io sapevo – invece – di non aver ricevuto. Spulciando tra le cartelle dei messaggi, c’è mancato poco che non svenissi, quando ho letto di averne uno… speciale!
Ho dovuto leggere il nome del mittente per tre volte, prima di convincermi di non stare sbagliando.
Come seconda ipotesi, allora, m’è balzata alla mente quella di un caso di omonimia. Sì… perché no! In fondo, pure nella piccola Gubbio di Elisa Vagnarelli non esisto solo io e so per certo che in giro per l’Italia ce ne siano altre. Certo era che… perché mai uno sconosciuto, omonimo di un autore di libri, avrebbe dovuto scrivere a me? Ho aperto il messaggio.
No! Non posso crederci… come ha fatto Diego Galdino a scovare il mio Post? Mi scrive, felice di aver letto della mia sbadataggine sul fatto di aver scelto per ben due volte il suo libro (speciale!) per l’acquisto e… No! Dimmi...che non è vero!
Mi soffermo con gli occhi sulla data d’invio e – con mio enorme orrore – mi accorgo che il messaggio risale a maggio. Ecco… non bastava aver già fatto la figura della smemorata.
Rimango per un po’ indecisa sul se rispondere o meno. Potrebbe starci benissimo che ricevere una risposta, a così tanti mesi di distanza, non sia poi cosa così gradita, come lo sarebbe stata subito.
Certo è anche che… non me la sento di non rispondere
Ho concluso il Post dedicato al suo libro dicendo che l’avrei letto… 


Devo assolutamente fargli sapere che: non solo l’ho letto… l’ho divorato, ho amato tutto della storia tra Massimo (un barista romano timido, a tratti impacciato, ma dotato di uno straordinario e per nulla stucchevole romanticismo) e Geneviève (misteriosa ragazza francese, dal cuore inizialmente impenetrabile). E che… appena finito di leggere il libro, mi sono subito immaginata a Roma... Alla ricerca dell’autore (che, come è ben noto, gestisce un bar), con la speranza nel cuore di poterlo incontrare per un autografo e per… una chiacchierata. Sì! devo assolutamente scrivergli e, se anche giudicherà male il fatto che siano passati tanti mesi, vada come vada.
Butto giù in fretta la mia risposta, con l’ansia di inviare che raramente mi capita di avere. Quando mi accorgo che il messaggio è stato visualizzato, mi scopro a trattenere il fiato. Accetterà anche la richiesta di amicizia?
Un altro attimo appena, poi una notifica mi informa che… Sì! Diego Galdino ha accettato la tua richiesta di amicizia. Meraviglioso! Sono ansiosa di sapere se mi dirà qualcosa e se, in qualche modo, si possa non tenere in considerazione il fatto che la mia sbadataggine (ormai cronica!) mi abbia portato per l’ennesima volta a fare una figuraccia.
Quando ricevo la sua risposta, mi fa piacere leggere tanto entusiasmo. Mi sento sollevata e… felicissima! :-D Nel frattempo, avevo già curiosato tra gli aggiornamenti della sua pagina e… indovinate un po’? 


Ecco qui la copertina di una delle prossime novità in libreria! 
Dopo Il primo caffè del mattino, mi sa tanto che questo lo ordinerò ancora prima che sia uscito ;-)
E’ stupendo sapere che a breve ci sarà una nuova storia in cui immergersi e… già che ci sono, dopo infiniti complimenti per il successo del libro (ormai notissimo in tutto il mondo! Evviva!!!), venendo alla questione del mio sogno di una breve vacanza a Roma, azzardo un: "Già che ci sono… aspetto che esca ‘Mi arrivi come da un sogno’, lo leggo… poi cerco di realizzare il mio desiderio con entrambi i libri insieme a me".

Io parlo di autografo, ma Diego mi corregge… 'quelli li lascio ai Vip! Sarò comunque felicissimo di scriverti una dedica e, se vorrai, di scambiare quattro chiacchiere davanti ad un buon caffè preparato da me!'.
Sarà di sicuro uno di quei caffè che ricorderò per sempre :-D 
Or dunque, come anche ho scritto nello scorso Post dedicato a questo meraviglioso mondo di pagine… 
vi farò sapere più avanti. L’entusiasmo è a 1000!!!

lunedì 23 settembre 2013

Dolce come il miele...

Magari... c'entra poco. O... magari, no.
Tornare a casa, abbandonare tutto, prendere la macchinetta fotografica e - al termine di una faccenda annuale - divertirsi con gli scatti. Ho ancora molto, moltissimo da imparare in termini di fotografia, ma... quando il tempo c'è e il soggetto non scappa via... sperimento questo, quello e quell'altro, fino a che sono soddisfatta del risultato (a risultato ottenuto, cerco anche di memorizzare la procedura sperimentata, ma... mica facile ricordarsi, poi... ;-) e tutto ciò che rimane a tenermi compagnia è... la fretta!
Fretta, fretta, fretta... non vedo l'ora di visionare le fotografie a schermo intero sul computer.
Corro in camera, collego il cavetto usb nella speranza che non decida di fare le bizze e... sì! Niente male. 
Quando le fotografie scattate rispecchiano esattamente ciò che si aveva in mente, è come riuscire a mettere su carta un'idea - trovare subito le parole - prima di sentirla scappare via e nascondersi tra altri pensieri...
Che ve ne pare?








Tanta dolcezza mi ha fatto ricordare un libro che ho adorato: Dolce come il miele di John Penberthy.
Pagina dopo pagina, insieme alla giovane ape Buzz...


La descrizione (da libreriauniversitaria.it):
Buzz non è un'ape operaia qualsiasi: nell'oscurità delle rose selvatiche e nella luce segreta dei denti di leone cerca il significato dell'esistenza. Il suo viaggio è un magico volo di gioia, coraggio e ottimismo, dedicato alle api "non allineate", decise a succhiare il nettare della vita e a interrogarsi sul suo fine ultimo, anche a costo di "uscire dal gruppo". Buzz, a differenza delle compagne, non si accontenta di trascorrere i giorni a costruire alveari, nutrire larve, immagazzinare polline e difendere la colonia dagli attacchi esterni. Sogna quel mondo infinito che si estende oltre l'angusto campo di trifoglio, oltre i picchi delle alte montagne dove il carro infuocato del sole termina ogni sera la sua corsa.

E, proprio tornando a quelle pagine, quale frase m'avrebbe potuto colpire di più, se non...

“Il potere della mente consiste nel cogliere le differenze, quello del cuore nel cogliere le similitudini”.

Sempre con la consapevolezza di ascoltare prima... il secondo! 
Buona serata a tutti, a presto.

sabato 20 luglio 2013

La luna blu

Il 135esimo Post
Non lo so perché, ma... controllare i numeri del Blog è abitudine. Diventata tale, senza nemmeno chiedere il permesso. Partendo da qualcosa fatto più per fare che per reale interesse, diventando poi qualcosa di 'utile'. 
Non lo so perché, ma... in periodi come questo, dove tutto è frenesia e dove il dubbio di non riuscire in qualcosa è costante, contare mi aiuta.
Non ho mai fatto a botte con i numeri, ma chiamarli amici sarebbe un eccesso. Eppure... contare mi aiuta e i numeri sono amici, in questo.
Conteggi a parte... quando decido di staccare un po' la spina, ultimamente abbandono le parole che mi frullano per la mente per dedicarmi a quelle che hanno frullato in menti altrui.
E ci sono letture in attesa (come sempre), letture cominciate e lasciate in attesa (come sempre) e letture cominciate, continuate in ogni attimo libero e divorate sempre (come raramente accade)... con la speranza di non vedere arrivare mai l'ultimo punto. 
La mente e il cuore stanno bene, fino a che gli occhi possono continuare a scorrere sulle parole. In questo senso... i numeri sono nemici. Quando rappresentano l'aumentare delle pagine lette e il conseguente diminuire di quelle da leggere. 
Il libro in questione? Un libro speciale.
Acquistato in libreria poco più di un mese fa, con il solito modo di scegliere. Uno sguardo alla copertina, una scorsa alle parole sul retro che sono poche e un'occhiata alla piccola nota sull'autore, con la consapevolezza che ultimamente prediligo le opere prime. Alle volte arrivo subito all'ultima pagina, per cercare di capire dal finale il valore della storia (per i miei gusti, si intende), ma... stavolta no. 
Stavolta decido di partire dall'inizio. E, prima ancora di riuscire ad arrivare alla prima pagina del romanzo, è la dedica a colpirmi.

Ai miei veri amici. Alle persone che mi amano e mi hanno amato davvero. Non siamo fatti per stare da soli, ma nemmeno per stare con chiunque.

Ok. Nessun dubbio. Fa per me. Qualunque cosa scritta da una persona che la pensa esattamente come me... fa per me. Ed è la volta (una di quelle rare e che ti fanno sentire felicissima) che esco da una libreria con un unico libro in mano. Dopo aver girato per gli scaffali in un tempo ridottissimo per i miei standard e... senza alcun dubbio sul fatto che possa essere un acquisto azzeccato.
Sento la fretta di cominciare subito a leggere, ma... mi impongo di rimandare il tutto a quando avrò finito di leggere almeno uno dei libri poggiati sopra il piano del comodino.
Quando giorni fa l'ho preso in mano per poterlo finalmente aprire, me ne sono fregata degli sbadigli, del sonno prepotente e ho aspettato che le lancette arrivassero a segnare la mezzanotte passata da trenta minuti, prima di decidermi a spegnere la luce. Domani si lavora.



Ogni riga è un bagno d'emozioni, ogni pagina una scossa elettrica per il cuore. 
Poi... ci sono quelle parti su cui decidi di tornare, quelle frasi che non vorresti mai tradire andando avanti e che cerchi di imparare a memoria, nella speranza di non sentirne la mancanza poi.



Così siamo il passatempo di sveltine di sentimenti, ci consumiamo in amplessi fugaci e in vite vissute come vengono, cioè insensate, perché ciò che viviamo così come viene è sempre insensato, se il senso non sappiamo darglielo noi. Siamo un controsenso, viviamo controtempo, andiamo contromano, ci mettiamo controvento, ci prendiamo in contropiede. Ma Controcuore non possiamo andare(M. Bisotti - La luna blu)


Non voglio vivere per qualcuno che sia solo me stesso. Voglio sentire gli uccellini cinguettare nei polmoni al suono di un respiro. E se la mano è giusta, loro non avranno paura di appoggiarsi. Sanno che non verranno messi in gabbia o strangolati, sanno che verranno nutriti con un impasto di anima e sogni. E gli verrà il singhiozzo, ingoiando un sospiro di paradiso. E se poi dovrò soffrire, benvenuto dolore maledetto. Vorrà dire aver riprovato quel semplicissimo gusto di dire a una donna: mi piaci e vorrei uscire con te. Vogliamo dare troppo spesso un tempo alla durata dell’amore, cerchiamo di quantificarlo. L’amore per me dura il tempo che deve durare, ma per farlo durare penso che si debba imparare a rendersi e considerarsi unici. E riconoscere che è quella persona che vuoi, e la difenderesti sempre come prima cosa. Lei è ciò che resta sulla Torre con te. E allora non spergiurare la parola Sempre, prometti la parola Ora, e rinnovala ogni giorno(M. Bisotti - La luna blu)

Continuo a leggere, con i numeri a far da nemici. Allora... già mi dico che sarà un libro che riprenderò nel tempo. Anche se ancora non so come andrà a finire. Arrivata alla novantesima pagina, mi sento di poter dare fiducia a questa storia e che non mi tradirà. Sembra sciocco pensarlo, ma... pare sia stata scritta per me. Per ricordarmi che non sono una stupida, se credo ancora nell'Amore. Non in una sveltina, non in un rimpiazzo del cuore... in quell'unica, potente, grandissima forza che fa volare chi ci crede... senza mai pentirsi dei passi fatti. Senza mai pentirsi di non rimanere a guardare la vita che va avanti. Sia quello che sia. Lacrime, sorrisi. Cazzotti nello stomaco, gioie infinite. Vivere. Vivere sempre. 

Nemmeno la fortuna può muoversi sui piedi di chi sta fermo. 

Una riga già passata, ma ancora stampata in mente. Sì... è il libro giusto.

domenica 24 marzo 2013

Letto: Bianca come il latte rossa come il sangue

Buongiorno!
Alzarsi (non proprio di buon ora) con il 'sapore' di una lettura stupenda ancora sugli occhi... è qualcosa che non mi capitava da un po'. Un po', perché è da diverso tempo che ho cominciato alcune letture, senza poter essere ancora arrivata alla fine. Un po', perché è comunque più raro di quanto si pensi (anche per chi legge con una certa assiduità) imbattersi in pagine che marchino la mente e il cuore in maniera indelebile. 


Quando il libro è uscito in prima edizione, l'ho consapevolmente 'evitato'. Accattivante il titolo, il nome dello scrittore che non conoscevo e - quindi - un'innata curiosità di scoprire un nuovo modo di scrivere, ma... arrivare al retro di copertina e leggere la trama è stato ciò che - sul momento - mi ha bloccato sull'acquisto e mi ha fatto propendere per altro. Una storia che parla di amore e di malattia... un cazzotto nello stomaco. Proprio ciò che non volevo ritrovarmi a vivere. Proprio ciò che non mi potevo permettere di vivere. Proprio ciò che non sarei riuscita a vivere, metabolizzare e superare. 
C'è stato un lungo periodo di scelte in libreria (parlo già al passato, perché dopo essere arrivata fino all'ultima pagina di questo emozionantissimo esordio di Alessandro D'Avenia e dopo essermi dovuta convincere di aver commesso un imperdonabile errore di valutazione, basandomi solo sulle apparenze) in cui ho accuratamente evitato tutte le storie da 'lacrime in tasca', ma... Bianca come il latte e rossa come il sangue ha rappresentato in questi pochi giorni di lettura (anche il fatto di averlo divorato è stato bellissimo. Perché, ancora fortemente scettica sul fatto che potesse sposarsi bene con i miei gusti, al momento dell'acquisto ho seriamente temuto di doverlo lasciare a metà per incapacità nel proseguire) tutto ciò di cui... HO bisogno. 
Un inno alla vita. Un inno all'amore. Un inno all'amicizia e a tutte quelle emozioni (bello o meno, facili da vivere o meno) che ci permettono di capire che stiamo vivendo e che - pure se solo di passaggio - durante questo nostro passaggio non solo abbiamo il diritto, ma prima di tutto abbiamo il dovere di fare in modo che ne valga la pena. Ci sono frasi del libro che mi hanno segnata più di altre e che, più di altre, mi hanno permesso di fissarmi per un po' sulle parole, senza andare oltre e rimanendo a riflettere. E' bello (almeno, lo è per me che sento di non essere proprio del tutto al top in questo periodo!) quando è un libro a ricordarti ciò che fino ad un attimo prima sapevi e che, solo per paura e per sconfitta, hai riposto nel dimenticatoio.

Ecco la risposta. Incenerire i sogni. Bruciare i sogni è il segreto per abbattere definitivamente i propri nemici, perché non trovino più la forza di rialzarsi e ricominciare. 

Il mio Post-it mentale: ricordarsi di non abbandonare i sogni... quello della scrittura non se ne è mai andato, ma ho la fortuna di poter dire che non è l'unico. Anche se non ho la possibilità di confermare d'aver coltivato questi altri con la stessa perseveranza con cui mi ritrovo spesso a tu per tu (e spesso in lotta) con le parole... ci sono sogni, tra quelli che sento nel cuore, con cui lottare è difficile e per cui temo sempre più vicina una fine inesorabile, nella maniera in cui non avrei voluto che andassero. 

Primo problema: la carta senza righe. La scrivo al computer. Ma appena comincio lascio perdere perché è bianca come il ghiaccio, fredda. Allora riprendo il foglio e mi rimetto a scrivere...

Leo, il protagonista, ha il coraggio non solo di essere un sedicenne spensierato e con la vita tipica di un sedicenne. Ma, ha anche il coraggio di credere al proprio cuore, di credere che ciò che ci sta dentro è importante e di credere che... per ciò che è importante si lotta e si arriva fino in fondo, senza ma e senza sé. E si lotta scegliendo mezzi 'caldi'.

Il mio Post-it mentale: non aspettarmi che siano gli altri a muoversi per conto mio o per venirmi incontro. Pure con la consapevolezza di compiere passi che alcuni potrebbero non capire, farlo perché è importante. Non smettere di lottare... un giorno, più o meno lontano, ne sarà valsa la pena. 

...questo è il senso di una vita ben spesa: qualcuno che ti ama anche quando stai male. Qualcuno che sopporta il tuo odore. Solo chi ama il tuo odore ti ama davvero. Ti dà la forza, ti dà la serenità. E mi sembra un bel modo di mettere una diga ai dolori che capitano nella vita. Me lo devo ricordare questo. Me lo devo ricordare, perché è da mettere nel mio sogno...

Il mio Post-it mentale: niente da obiettare. Niente da aggiungere. E' anche il mio sogno...

Solo chi fa domande sui dettagli ha provato a sentire come sente il tuo cuore. 

Verissimo. Il più delle volte la natura di un rapporto (e l'importanza o meno di questo) si manifesta con l'interesse per ciò che si vive. Uno scambio reciproco di domande, alla base di un modo per poter vedere il mondo insieme, per poterlo capire insieme e per poterlo meglio digerire... insieme a qualcuno!

"Perché quando c'è di mezzo l'amore le persone a volte si comportano in modo stupido. Magari sbagliano strada, ma comunque ci stanno provando... Ti devi preoccupare quando chi ti ama non ti ferisce più, perché vuol dire che ha smesso di provarci o che tu hai smesso di tenerci..."

Il mio Post-it mentale: credo sia la visione più giusta dell'amore. Ma, chissà perché in moltissimi sono propensi a credere a principi azzurri e principesse, a fate turchine che rendono magiche serate altrimenti anonime, ai 'vissero per sempre felici e contenti', a tutto ciò che è solo ed unicamente 'rose e fiori', mentre non ci si ricorda mai che: non c'è rosa senza spine e che... anche tutto ciò che viene dopo una tempesta, se si ha il coraggio di attraversarla, può essere bellissimo. Ergo... ho una paura tremendissima di imbattermi in qualcuno che non sappia vedere quanto solo giornate fatte sia di bello che di brutto siano vere... e la paura ancora più tremenda è che solo dopo troppo tempo io mi accorga di avere a fianco qualcuno di 'questo tipo'.

E la vita è l'unica cosa che non s'inganna, se tu, cuore, hai il coraggio di accettarla...

Non ho altro da aggiungere. Ora... spero che il film (motivo per cui, alla fine, mi sono decisa ad un tu per tu con il libro) confermi le aspettative... e mi sa che sarà bene avere una scorta di fazzoletti in tasca. Per chi non avesse ancora letto il libro... lo consiglio tantissimo! Per tutti gli altri... buona lettura, sempre!!!

sabato 12 gennaio 2013

Trentatré note & un Viaggio imprevedibile...

Eccomi! Comincia con questo Post una delle nuove "avventure" (eh... sì, ne sto ipotizzando più di una!) de:
"Il  Rumore dei Tasti...". 
Di tutto ciò che si può dire di una persona che ama scrivere, almeno una cosa è (lo deve essere per forza!) vera... adora (al di sopra di qualunque altro modo di trascorrere il tempo) anche leggere! Perciò... perché non arricchire queste pagine, già condite di tanto in tanto con racconti e riflessioni personali, con dei Post dedicati alla lettura e a piccoli consigli "per gli acquisti"? Ovviamente... non essendo una professionista del settore, sappiate sin d'ora che farò riferimento ai soli gusti personali. Certo, non disdegno consigli o proposte di vario genere, ma... tutto ciò che per il momento conta è divertirmi a condividere via etere anche un'altra bellissima passione. Allora... pronti?!? Partenza e... via, direi!
Immagino non vi stupirà affatto (specie se in questi giorni siete bazzicati da queste parti) scoprire che la sezione "consigli di lettura" (a cui credo che aggiungerò sin da subito l'etichetta-categoria: "vivamente consigliati da me") si apre con il meraviglioso mondo fatto di versi e immagini della nostra Simo (dico nostra perché Simo è una persona talmente simpatica, semplice e solare che sa farsi volere bene dal mondo intero... un'artista eclettica, come tutti gli Artisti dovrebbero essere)!!!
Le sue "Trentatré note di Poesia" sono un incanto per il Cuore e per gli occhi (giacché la maggior parte delle liriche presenti all'interno di questa sua primissima raccolta 2012 è corredata da immagini che la stessa Simo cattura nel mondo, con una bravura e una sensibilità difficilmente eguagliabili)... ho apprezzato talmente tanto il dono (Grazie, grazie, grazie!) che l'ho immortalato insieme ad un tentativo di segnalibro-creazione (adoro il rame, ma... sono ancora lontana dal risultato desiderato)... 


Ad ogni modo... 
E' stato emozionante trovare questo pacco inaspettato e ritrovare, sulle prime pagine, la dedica...
Una persona conosciuta da poco tramite il Blog, mi ha detto che una dedica su un libro è qualcosa di speciale che, in un certo modo, lo fa nostro ancora di più... concordo in pieno :-)


E, venendo alle poesie che - una a una - ho adorato e riletto più e più volte, le mie emozioni si sono soffermate in particolare su due liriche che - buffo, a dirsi! - sono state posizionate l'una di fianco all'altra. Ho scattato una foto anche alle pagine aperte, ma... mi piace comunque riportare i testi all'interno del Blog.



VORREI

Vorrei essere
una stella lucente
che vive la passione
di un tramonto infinito.

Vorrei che il buio
lasciasse spiragli di luce
laddove il male soffoca il bene
e l'invidia acceca l'armonia del cuore.

Vorrei che i dolori
si trasformino in gioie 
ed i pianti in sorrisi
mentre ogni giorno, ogni ora
tutto svanisce e poi torna
mentre io vorrei
...quante cose vorrei.

RESPIRO

Quando la tristezza mi assale, 
esco in giardino
per non lasciarmi
imprigionare...
e tutto ritorna a pulsare
nelle viscere dell'anima.

(Poesie di Simona Scola tratte dalla sua prima Raccolta: "Trentatré Note di Poesia").

Accanto ai massimi elogi per questa amica speciale (che ha persino accettato collaborazioni spontanee con la sottoscritta... evviva, sono al colmo della felicità!) in conclusione di Post vi mostro che cosa c'è ora sul mio comodino...


L'acquisto di questo libro è successo nell'esatta maniera che adoro. Nessun passaparola, nessuna recensione letta (anche se vado sempre in cerca di consigli per le mie letture, il periodo delle feste mi ha tenuta un pò più lontano da riviste e Pc, per le mie ricerche!), solo... il semplice incontrarsi in libreria e il decidere - subito dopo - che non si poteva perdere l'occasione per conoscersi meglio. Non so ancora come andrà a finire la storia... per questo, rimando ad un successivo Post una recensione più completa (sperando di cavarmela!) ma... quello che ho letto finora mi "rapisce". Ogni volta che sono immersa tra le pagine di questo libro, vorrei che il tempo si fermasse e giocasse completamente a mio favore... per non interrompere mai la lettura, fino all'ultimo punto. Ovviamente... non è possibile. Ma... per chi, come me, ha l'abitudine di vedere il bicchiere mezzo pieno, trovo che il fatto che la vita richiami spesso all'ordine e non consenta che briciole di giornata per gli svaghi che ognuno di noi, in un modo o nell'altro, ha... sia qualcosa di positivo, in termini di lettura. Così, ciò che si vorrebbe arrivare a conoscere fino alla fine in un batter d'occhi... in realtà riesce a tenerci molta più compagnia e a regalarci molti più momenti di puro piacere.
Auguro a tutti un tranquillo e sereno fine settimana... spero di ricapitare presto con un racconto che già sta frullando per la testa, ma... chissà...
Intanto, chiudo con una bellissima "Foto di Gruppo" per questo bellissimo (per me è così!), primissimo Post della categoria! A presto.



PS: Una foto anche accanto il computer... amico inseparabile e indispensabile in questo "Mondo di Parole" e non solo in questo... ;-)