domenica 20 marzo 2011

Mi procura anche...

Eccomi di nuovo!
A parte la Gioia di poter dire "C'ero anche Io", per il magnifico compleanno della nostra Italia, devo ammettere che è da un po' di tempo che non mi sedevo davanti al computer... per scrivere qualcosa.
A spingermi, in questa domenica mattina ancora molto tranquilla, una Gioia (un'altra!!!) in particolare.
Non so voi, ma...
Quando mi trovo ad avere a che fare con un sogno, con una speranza... non posso proprio fare a meno di pensarci su infinite ed infinite volte e di... fantasticare su tutti quelli che potrebbero essere i possibili scenari futuri.
E' stato così non appena spedita la primissima lettera ad un editore, è stato così una volta arrivata alla prova orale degli esami di maturità, è stato così nel primo giorno di lavoro ed... è così ogni volta che, nel mio inarrestabile bisogno di scrivere, mi trovo a vivere la meravigliosissima sensazione dell'"ultimo punto!".
Sì...
Quando mi trovo a battere l'ultimo punto di una storia, la testa non va mai a pensare a quelli che saranno gli interminabili momenti di rilettura, di correzione e ri-correzione bozze, di scoraggiamento - magari - perché un passaggio che si credeva di aver steso con la massima accuratezza di dettagli, in realtà appare poco chiaro ed ingarbuglia un po' tutta la storia.
No!
Quando mi trovo a battere l'ultimo punto di una storia... devo ammettere di immaginare già il più radioso dei "dopo"... di immaginare già il tipo di libro che mi piacerebbe veder realizzato; di immaginare già tutti i dettagli della pubblicazione; di immaginare già i preparativi ed il giorno della presentazione e... di immaginare la necessaria, desideratissima presenza del libro nelle librerie!
Penso sia il sogno di tutti gli aspiranti scrittori... di ritrovare il proprio libro in più punti vendita possibili e - tenendo incrociate le dita - che questo venda, venda e venda. Magari!
Una sensazione bellissima... un sogno ad occhi aperti che, per me, ha la stessa forza di un paio di ali saldamente piantate sulla schiena. Non so bene nemmeno come descrivere, il reale modo in cui mi fa sentire anche il solo immaginare un qualcosa del genere.
Potrete bene immaginare, allora, che cosa possa essermi passato per la mente e quanto possa aver scalpitato il mio Cuore in petto, quando... qualcuno - apprezzando moltissimo "Se la pioggia va in vacanza" - ha ritenuto opportuno tornare in libreria non appena finita la lettura (a pochissimi giorni di distanza dall'acquisto, quindi!) ed esordire di fronte alla commessa così: "So che la Vagnarelli ha già pubblicato altro, prima di questa storia sull'acqua... potreste procurarmi gli altri suoi due libri?". Magnificoooooooooooooooooooooooooooooo!!!
Quando una mia amica - amica della commessa - mi ha inviato un sms per dirmelo, quasi non riuscivo a crederci. Per la primissima volta, qualcuno era tornato in libreria a chiedere dei miei lavori. Sogno o realtà?!?
Mi sono risparmiata la prova del pizzicotto sulla mano, solo perché - al momento del'arrivo del messaggino - nella stanza non ero sola. Ma, in assoluto, non sono riuscita proprio a trattenermi dal correre fuori come una furia e... chiamarla subito.
Avrei voluto esordire in quella telefonata con: "Dimmi solo che non stai scherzando e che non hai deciso di farmi in ritardo uno scherzo di Carnevale". Invece... continuando a ricordarmi di respirare, ho detto semplicemente: "Ho letto il messaggio!".
Allora, come ci fosse stato tra me e lei un velocissimo trasferimento di emozioni, l'ho sentita esordire con tono squillante: "Sì! Non è fantastico. Non appena me l'ha detto, le ho assicurato che ti avrei subito informata. Mi ha detto di chiederti di chiamarla, non appena puoi".
Nulla di più...
Mi sono fatta lasciare il numero di telefono necessario, ho rinnovato l'invito per una futura cena insieme e l'ho salutata.
Continua a respirare, continua a respirare!
Mentre battevo con le dita sui tasti, sperai che il mio vulcano emotivo non decidesse di "eruttare" con qualche minuto di ritardo e di riversare - quindi - tutta la mia gioia di fronte alla persona sbagliata. Una sconosciuta; praticamente.
Ad un cenno di risposta, fortuna mia sono riuscita a dire: nome, cognome e motivo della telefonata.
In breve, allora, mi è stata spiegata l'intera vicenda e detto quanto - anche loro - si fossero ritrovati a bocca aperta; di fronte a questa signora che aveva ritenuto talmente tanto buono l'ultimo libro... da voler possedere anche tutti i miei precedenti. Non che - con le loro vendite passate - non avessero comunque lasciato (in me e nei rivenditori) il giusto senso di soddisfazione, ma... Tutto, per questo nuovo libro, sembra andare diversamente rispetto ai precedenti. Tanto che... tutti ce ne stupiamo!!!
Ad ogni modo...
Inutile che vi dica in quanto pochissimo tempo... la mia testa sia riuscita a produrre l'immagine dei tre dorsi di libro; "incastonati" in una libreria... tra altri volumi di ben più nota fama.
Per tutto il resto della sera, ho continuato ad avere questa immagine fissa in mente e - anche se a molti potrà sembra ben poca cosa l'intero accaduto - per l'ennesima volta - nei miei venticinque anni - mi sono sentita felicissima... di essere una persona in grado di gioire anche per le piccolissime, minuscole cose!
A tutti, un abbraccio e l'augurio di una domenica ricca di serenità.
A presto!!!

1 commento:

  1. Cara Elisa, è sempre un piacere leggerti e questo tuo pensiero è un'esplosione stupenda di quell'entusiasmo che tante persone non riescono più minimamente ad apprezzare...invece tu...tu sei una ragazza molto sensibile, sei un pozzo magico dove attingere acqua fresca di sorgente
    Continua così e la tua strada sarà lunga e piena di colorati fiori come l'inizio della primavera
    Un abbraccio e un bacione, ciao
    Sofia

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