mercoledì 1 febbraio 2012

Il regalo della neve

Stamattina, sveglia alle cinque e mezza. Mi affaccio alla finestra, già sapendo che troverò tutto coperto di bianco. Appunto!
Il massimo sarebbe poter ignorare gli obblighi, stringersi nel pigiamone, accoccolarsi sotto alle coperte pesanti e continuare a dormire.
Invece, tutto ciò che ignoro è il richiamo del letto, abbandono gli indumenti da notte per stringermi in quelli - freddi - da lavoro e scendo al piano di sotto per la colazione.
Spero almeno che, aprendo il portone, una folata di vento gelido non si infiltri a rubarmi il berretto di lana sopra alla testa.
Ma, anche sperare che la temperatura non sia "da urlo", è qualcosa che sembra troppo esagerato.
Bastano pochi passi fuori casa, per ritrovarmi subito con le guance rosse, rosse, rosse e la punta del naso fredda, fredda, fredda.
Saluto i miei cagnoloni e mi avvio a piedi in fondo alla strada, perché arrivare con la macchina dappertutto - dove vivo - è praticamente impossibile, in caso di neve.
Arrivo sul posto di lavoro (non sono io a guidare... proprio, negata in un caso del genere di maltempo!) con un leggero ritardo, ma... sembra condizione piuttosto comune, per questo... nessun imbarazzo.
Quindi... massima attenzione perché il freddo non mi annienti del tutto, e via!
Lavoriamo fino all'ora di pranzo, poi... tutti a casa, il rischio di rimanere bloccati per strada è davvero, davvero, davvero troppo alto.
Già immagino di spaparanzarmi sul divano, plaid di pile addosso, dvd nel lettore e tazza di tè fumante alla mano.
Invece...
Invece, cambio le pile alla macchinetta fotografica (esaurite, come me!) ed esco per una passeggiata sulla neve insieme a Mat (mentre continua a nevicare...).
E' proprio vero... quando nevica, tutto intorno tace.
Ci divertiamo tantissimo a scorrazzare tra le piante dell'oliveto e... a scattare, scattare, scattare.




Quando rientro in casa, il tempo che rimane è comunque sufficiente per un bel film. Ed è finalmente riposo!
A presto!!!

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