sabato 4 maggio 2013

Il primo caffè del mattino... un libro che colpisce!

Ok! Penso si possa dire chiaramente che: viviamo in un mondo frenetico
Non che non me ne sia mai accorta, prima d'ora. Ma, in un certo senso ho sempre pensato di avere quel non so che... quel riparo tra me e il mondo che, oltre a tenere alla larga la maggior parte delle piaghe sociali (su questo avrei una marea di cose da dire, ma mi riservo la possibilità di vomitare tutto il mio disprezzo... ok, ok! Senza esagerare... tutto il mio dissenso, in post futuri), riuscisse a tenermi alla larga anche da difetti come: stress, mancanza di tempo cronica e... dimenticanza, generata da stress e da mancanza di tempo. Nooo! Invece, no. Niente da fare. 
Così capita che, in un normale sabato mattina, ti svegli abbastanza riposata e soddisfatta. Sei soprattutto felice di vedere che le lancette dell'orologio segnano ancora le otto e che, nonostante questo, non senti più il bisogno di rimanere sotto alle coperte a dormire. Anzi, complice un po' anche la consapevolezza di alcune incombenze lasciate indietro da giorni, non vedi l'ora di alzarti e non fai che pensare che... prima riuscirai a portare a termine il dovere, prima potrai concentrarti sul piacere. E per me, inutile dirlo... quasi mai esiste qualcosa di meglio che prepararsi una tazza di tè, sistemarsi sul divano e immergersi nelle pagine di qualche storia. 
Adoro le possibilità infinite che si possono nascondere tra le righe, quei pensieri che possono colpirti a seguito di una parola letta, quelle emozioni che riconosci perché già vissute, o perché tornano a farti battere forte il cuore... perché sono le stesse che desideri tu. 
Ancora più entusiasmante dell'idea di avere un po' di tempo da dedicare alla lettura, che non sia quello che separa la fine della cena dal momento in cui i tuoi occhi decideranno di chiudersi perché vinti dal sonno, c'è la decisione di concedersi un nuovo, piccolo regalo in libreria (visto anche che il compleanno è vicino, ti senti meno in colpa... anche se gli scaffali in camera non ne possono più e stanno crollando letteralmente sotto il peso delle letture ancora arretrate... anche se sul comodino ci sono libri già avviati, che aspettano solo che tu ti decida ad arrivare fino all'ultimo punto... anche se da giorni ti sei imposta di ignorare recensioni  e quant'altro, nel tentativo - poi vano - di tenerti alla larga dalla tentazione). Mentre ti vesti e ti prepari per uscire, ignori già del tutto la possibilità non remota di dover affrontare un'interminabile fila all'ufficio postale, concentrandoti unicamente sul momento in cui riuscirai a varcare l'ingresso del tuo negozio preferito. Sì, ma... che libro prendere?
Anche in questo caso... non che l'indecisione possa rappresentare un problema. Mi immagino gironzolare per  un po' per la stanza, guardando tra le novità e non perdendomi comunque la zona riservata ai libri più datati (anche se la rapidità con cui un libro passa dall'essere fresco di stampa all'essere vecchio è la stessa con cui una stella cadente attraverso il cielo, a volte senza nemmeno fare in tempo ad essere catturata dal lento sguardo umano). Mi immagino con l'infinita possibilità di avere tutto il tempo a mia disposizione. E mentre mi immagino nel mio paradiso personale, continuo a vestirmi e accendo il computer. Per i cinque giorni della settimana in cui passo per Facebook solo alla sera, di ritorno dal lavoro e con i neuroni talmente tanto esausti da non riuscire in null'altro che non sia il fissare lo schermo del computer, il sabato mi piace riservarmi lo sfizio (molte volte la noia, ma fa niente!) del social ancor prima di tutto il resto. Non so mai cosa troverò accendendo il computer, ma lo faccio con l'idea di trovare qualcosa di carino con cui augurare una Buona Giornata a tutti. Male che va, penso... mi limiterò alle solite fotografie con scritta... di quelle che tutti usano, ma che sono sempre gradite.
Accedo e... pochi secondi appena. Oggi, sì. Deve essere il mio giorno fortunato!
Trovo questa e... 

non solo ho trovato un modo sufficientemente originale per augurare Buongiorno, ma... ho anche trovato il libro da correre a comprare in libreria. Evviva! 
Accelero le ultime faccende a casa, salto la colazione con la ferma intenzione di entrare in pasticceria appena arrivata in centro e, chiavi in mano, mi fiondo in macchina.
Non c'è traffico... il bello delle nove di sabato mattina a Gubbio. Quello che ho sempre amato di questa città è la capacità che ha di vivere ad intermittenza. Non sempre frenetica e chiassosa come le grandi città... Gubbio è una città che sa farsi regalare ed essere bella anche nei suoi attimi di quiete (anche in questo caso, mi riservo Post futuri... troppi Post già promessi?!? rischio di ritrovarmi con una lista difficile da spuntare?!? abbiate pazienza, vi prego!). Ad ogni modo... colazione con cornetto e cappuccino, fila alla posta per spedire un pacco che non è poi tanto insopportabile e salto veloce in alcuni negozi (tra cui la ferramenta) per materiali e altro che penso possa servirmi. 
Quando entro in libreria, sono raggiante. Le lancette dell'orologio segnano appena le undici e mezza. Ho tutto il tempo per comprare il libro, tornare a casa e concedermene un assaggio prima di pranzo
Ciò che non avevo considerato, la possibilità di non trovarlo. Brutta faccenda! 
Me lo faccio ordinare e prima di mercoledì non se ne parla. E, anche se cerco di tenermi su il morale pensando alle tante letture a disposizione a casa, non posso fare a meno di tornare alla macchina con un pizzico di amarezza di troppo... avrei voluto lui...


Ok! Penso si possa dire chiaramente che: viviamo in un mondo frenetico
Sì, lo so. L'ho già scritto e, anche se ci sono vicina, non sono ancora impazzita del tutto. Sono le esatte, identiche parole che mi sono saltate alla mente questo pomeriggio quando, cercando di rimettere un po' d'ordine tra il mio caos, ho ritrovato la busta di una libreria di un centro commerciale a venti chilometri da Gubbio, l'ho aperta ed ho trovato IL LIBRO!!! Ma, che cavolo... l'acquisto risale a due settimane fa, quando - di fretta - con la mamma sono arrivata fino al centro commerciale di Gualdo Tadino in cerca di qualcosa di speciale per la sua festa dei cinquanta anni, siamo passate per la libreria e... sì. Ricordo di aver scelto due libri giudicati interessanti (soprattutto, spinta dalla curiosità di saperle novità, fresche fresche) e ricordo di aver pensato che... prima o poi li leggerò, come faccio quasi sempre ultimamente, con i libri acquistati!!! Ma... stamattina, di fronte al computer aperto, perché non mi sono ricordata di averlo già?!? Accidenti alla frenesia dei momenti. Non fosse per il fatto di averla attaccata al collo, credo che potrei perdere la testa ovunque :-)
A conclusione del momento, in cui mi sono ampiamente presa in giro, con mia madre che - insieme a me - proprio non riusciva a capacitarsi, c'è stato il dover telefonare in libreria per disdire l'ordine... 
Per fortuna che mi conoscono da tempo e sanno quanto posso essere svampita. Insieme alla titolare del negozio, che considero anche un'amica, ci siamo fatte una risata ed è finita lì. Ho appoggiato il cellulare sopra la scrivania, con il libro ancora stretto tra le mani: "Deve essere una storia speciale, per avermi colpito due volte su due!". Ho commentato ad alta voce, soddisfatta di aver già trovato un modo per trascorrere la domenica pomeriggio, che preannunciano molto piovosa. Insomma... vi saprò dire più avanti... Intanto, auguro a tutti una buona serata! A presto ;-)

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