domenica 29 settembre 2013

Ballare sotto la pioggia

Ballare sotto la pioggia. Farlo pur rimanendo all’asciutto. Sentirsi come una di quelle gocce, pur apparendo diversa allo specchio. Immaginarsi acqua fresca e brillante, in grado di lavar  via il superfluo. I brutti pensieri e le emozioni che non vuoi. Le orecchie piene del ticchettio di quelle lacrime di nuvola. Il cuore che non riesce a tenere il ritmo. Segue il suo, come loro continuano a produrre il loro. Tic-tic-tic-tic-tic. il respiro è caldo e silenzioso, mentre il vento freddo fa rumore e muove le foglie al di là del vetro. Ballare sotto la pioggia e sentirsi bene. Perché la vita è come la superficie di un vetro e la pioggia e ciò che ti capita… mentre stai ballando tra il respiro e il battito. Sì! La vita è come la superficie di un vetro, colpito dalla pioggia. Non importa quanto il vetro sia inclinato, la pioggia c’arriva comunque. E ci sono gocce grandi e tenaci, altre piccole e insignificanti. Ci sono gocce che arrivano e scivolano subito via, altre che si appoggiano e decidono di rimanere. Non sai per quanto ed è proprio questo il bello. Osservi la superficie del tuo vetro e immortali la posizione delle gocce. Una, dieci, cento, mille volte. In silenzio e in fretta. Le gocce sono i tuoi momenti. 






Vivere è ballare sotto la pioggia e la pioggia che non smette di cadere cambia costantemente le carte in tavola. Solo alla fine dei giochi, quando non ci saranno più gocce per te, potrai fissare gli occhi sul vetro con più calma e vedere ciò che è rimasto. Lo osserverai con attenzione e se per tutto il tempo in cui avrai ballato sarai rimasto attento, saprai riconoscere sulla superficie la scia di quelle gocce che sono state minuti, ore, settimane, mesi o anni… prima di scivolare via. Ballare sotto la pioggia e crederci.

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