martedì 2 agosto 2016

Il mondo attraverso una rete di pasta frolla!

18.30. Una consegna da effettuare. Seduta in macchina, in un parcheggio che si affaccia sulla strada, provo a ingannare il tempo osservando le automobili che passano. Cerco le mie iniziali nelle targhe. Arrivo a contarne sette in meno di cinque minuti e già non ne posso più. Troppe EV in circolazione. Alzo gli occhi e provo a immaginare le questioni di chi è alla guida. Dove staranno andando. Cosa staranno pensando. Da dov’è che sono partiti. Cose così. Mi colpisce un uomo che, tra un’occhiata e l’altra alla strada davanti a sé, sta addentando uno spicchio di pizza. Vorrei poterlo fermare e dirgli che quello spicchio di pizza avrebbe un sapore decisamente più buono, se mangiato altrove. Magari seduto a un tavolino, davanti a un bicchiere di birra. Ma, pare che il mondo stia diventando dei frettolosi; o forse no. Io spero di no, mentre cerco di ignorare la fame che mi è venuta a vedere quella pizza. Alcune macchine dopo… una ragazza, lato passeggero, sbadiglia. Scopro così che lo sbadiglio è contagioso anche da abitacolo ad abitacolo e se ne frega dei finestrini chiusi a sbarramento. Sbadiglio. Bene! Osservando le macchine sono riuscita a guadagnare fame e sonno in meno di un quarto d’ora. Arriva la persona che stavo aspettando. Si scusa per il leggero ritardo e, sorridendo, mi dice che dovrebbe ricompensarmi con una crostata; per la gentilezza e la pazienza. Bellissimo questo mondo, in cui un dolce può essere ancora una soluzione, ma… ha detto per caso la parola crostata?!? Sì! L’ha detta. Il mio stomaco brontola di approvazione, ma è abbastanza silenzioso nel farlo e riesco a non fare una figuraccia. Mai parlare a una persona affamata di cose da mangiare, ma lui non può saperlo. Torno a casa e, mentre cerco di rimanere concentrata sulla guida, mi pare di vedere il mondo attraverso una fitta rete di pasta frolla!

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