lunedì 11 giugno 2012

...vento d'Estate!

Che l'Estate è praticamente alle porte, in questi giorni si sta sentendo... eccome!
Ho avuto questa sensazione per la primissima volta, uscendo di casa giorni fa e non sentendo più il bisogno di avere con me il giubbotto... quando è praticamente ormai noto a chiunque mi conosca, quanto io ed un indumento del genere possiamo essere inseparabili.
Non solo, camminando verso la macchina, ho avuto anche il piacere di fare un bell'incontro...
Ogni volta che mi ci imbatto è più forte di me... e proprio non posso fare a meno di tornare un po' bambina.
Così, nel vedere il luccichio intermittente di una piccolissima lucciola, ho chiuso gli occhi, ho trattenuto il respiro per un attimo ed ho espresso un desiderio... la prima lucciola della stagione (la prima che si avvista, intendo dire) è la più speciale... anche se, sono bastati appena due passi... per incontrarne un'altra, un'altra ed un'altra... ma... il sapore di quel desiderio (primo!) affidato ad un esserino di incomparabile bellezza e magia, è qualcosa veramente difficile da replicare.
Così, sorridente e felice... sono salita in auto ed ho guidato con insolita sicurezza fino a raggiungere il centro storico. Avrei potuto parcheggiare direttamente in piazza Quaranta Martiri ed essere ad un passo dal luogo stabilito per l'appuntamento, ma... anche in questo caso, chi mi conosce lo sa bene... non amo ammazzarmi di sport (e la mia forma "morbida in certi punti"... come dico sempre, ne è la prova), ma... adoro camminare la sera (e non solo!) per le vie della città... quando tutto intorno è già avvolto nella quiete della notte e ci si rende piacevolmente conto che Gubbio proprio non assomiglia a Roma, in termini di frenesia, ma... nemmeno al deserto del Sahara.
Altrimenti detto, qualche incontro qua e là con concittadini più o meno conosciuti... o più o meno "focalizzati" e la giusta dose di silenzio per... rimanere da soli con i propri pensieri.
Cammino a passo lento lungo Corso Garibaldi, ignorando le vetrine dei negozi, alcune lasciate ancora a disposizione degli occhi ed alla larga dalle serrande fino alla mezzanotte, e solo di tanto intanto mi concentro sul piccolo quadrante dell'orologio legato al polso. Cinque o sei volte; tanto perché non amo arrivare in ritardo e - parimenti - detesto essere in anticipo.
Quindi, felice del fatto che fosse una bella serata, cerco di concentrarmi su quello che potrebbe attendermi, una volta arrivata a destinazione.
Accidenti! Nonostante i 27 anni di età, è innegabile quanto certe cose continuino comunque ad innervosirmi.
A tratti, addirittura, non sono più tanto sicura di voler arrivare fino in fondo e la paura di fare una figuraccia colossale mi attanaglia talmente tanto la gola, che sento l'insopprimibile bisogno di fermarmi un attimo... per ricordare a me stessa che ho smesso di respirare e che - seriamente - rimanere senza ossigeno per troppo tempo non è la giusta idea o la giusta soluzione ad un problema di "incontro".
No.
Riprendo a camminare con un pizzico in più di scioltezza e di fiducia... perché so di aver già dato mentalmente il via all'immancabile meccanismo Salva-Elisa... quello che, in più di un'occasione ormai, mi ha impedito di cadere vittima di bruttissimi attacchi di ansia e che - in generale - mi aiuta dal... paralizzarmi del tutto.
Sì... se vedo che le cose si mettono proprio male e che rischio di dover rincorrere il cuore per le vie della città, perché è scappato dal petto... trovo una scusa e mi defilo.
Certo... non posso dire di andare fiera di nessuno dei due atteggiamenti... primo: perché non so mentire, non amo le scuse ed - in generale - non usufruisco della fantasia che in molti mi attribuiscono (e di cui mi piace pensare di essere, almeno un minimo, dotata!) per trovare scuse... quando sostengo sempre che il dizionario italiano sia tanto "spesso", proprio perché contiene tutte le parole necessarie per esprimere qualsiasi concetto si voglia... e... Beh! secondo: non amo defilarmi... vivere a testa alta è tutto ciò che cerco di fare ogni giorno, anche nelle stupidaggini o nei momenti che - comunemente - in tanti consideriamo svago.
Ragion per cui... percorro gli ultimi passi che mi separano dalla meta e lascio scorrere gli ultimi minuti di tempo che mi rimangono per rimanere da sola, ripetendomi che... Sì! Qualora le cose non vadano per il verso giusto... non invento scuse e non mi defilo... fisso negli occhi la persona che si aspetta da me sincerità e - senza tirarla per le lunghe - ammetto di non trovarmi a mio agio.
Un attimo. Tutto qui. Solo questo, quello che mi è bastato per arrivare ad una simile conclusione... solo questo, quello che mi è bastato per... cancellarla subito.
Emozione da "primo impatto" a parte, sono stata benissimo... e, per una volta almeno, mi sono ritrovata a camminare di fianco ad una persona che... aveva voglia di vivere la città alla mia stessa maniera ed era (ed è, mi auguro!) ben disposta a fare nuove conoscenze.
Ho dimenticato lo stomaco in subbuglio per l'agitazione ed... ho dimenticato l'orologio. Due ore che sono sembrati due minuti e - senza esagerare - posso dire che non mi è capitato spesso... risate, chiacchiere ed anche racconti. Quello che già era chiaro, ancora prima di vedersi, erano le esperienze dolorose (sentimentalmente parlando!) che ci accomunano... impossibile, fare come se non fossero già esistite. Impossibile...
Ora, mi ritrovo a collocare mentalmente questo incontro dentro ad un estate che deve ancora arrivare, ma che - per come la vedo io - mi ha già regalato tanto.
Per tutto il resto... mi pare che si possa sempre e solo continuare ad andare avanti... e, di qualunque situazione si tratti, di qualunque impegno, progetto, incontro, momento... insomma, di tutto quello che il futuro potrebbe avere in serbo per me, spero di riuscire a farmi guidare dal vento caldo che già soffia... sperando, più di tutto, di non imbattermi in troppi ostacoli... ad ognuno di noi spetta un pizzico di felicità e di spensieratezza, o... no?!?
A presto... Buona serata a tutti!!! 

Nessun commento:

Posta un commento