giovedì 2 aprile 2015

Lacrime di cipresso


Dopo il lavoro. Un tranquillo pomeriggio infrasettimanale. Poter trascorre qualche momento all'aria aperta. Il sole addosso. Non troppo caldo, eppure piacevole. Il verde fresco tutt'intorno. La macchina fotografica appesa al collo. Gli occhi sorridono, ovunque si poggino. Mi dico di non esagerare. Me lo ripeto ogni volta, ma sembra non voler funzionare. Anche un 'soggetto' già immortalato, va fotografato di nuovo. Perché, non si sa mai. Poi... all'improvviso... durante una divagazione non programmata... E' incanto puro, nello scorgere qualcosa di nuovo. 




In apparenza insignificante. Bellissimo, in realtà, in tutto il suo minuscolo, straordinario, elegante, fuggevole esistere. :-D 



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